Cesena
Cinque nuovi dirigenti per l’Ausl della Romagna
Ausl Romagna, l’organizzazione oltre la ‘tempesta’. E’ di questa mattina, nel centro direzionale all’ex Zuccherificio, a Cesena, la presentazione e ufficializzazione di cinque nuovi incarichi di direzione per la guida di altrettante strutture aziendali, sia sul fronte della medicina territoriale che sul versante ospedaliero.
“Siamo convinti che l’azienda sia caratterizzata dalle persone che la guidano – ha commentato il direttore sanitario dell’Ausl Romagna Mattia Altini –. Queste nomine sapranno assicurare all’ospedale ‘Bufalini’ e all’intera Ausl Romagna quelle caratteristiche qualitative attese dalla collettività. Sono investimenti su profili professionali qualificanti per il territorio di riferimento. Nuovi, diversificati strumenti che contribuiranno a far suonare al meglio l’intera ‘orchestra’”.
Alcuni dei nuovi dirigenti già da tempo aveva funzioni dirigenziali di settore: “Si tratta ora di attestare un riconoscimento per qualità professionali e impegno – ha specificato il direttore generale Ausl Romagna Tiziano Carradori – avevano oneri, e non gli onori… E’, questa, una tappa di un percorso complementare che ha interessato tutta l’Asl”.
Giovane età ed esperienza internazionale sono le caratteristiche professionali del dottor Francesco Sintoni, 38enne forlivese, scelto a capo dei Distretti Cesena-Valle Savio e Rubicone. “Sono romagnolo ed è per me un onore mettermi a servizio di questa comunità. Il lavoro del nostro dipartimento sarà sempre più quello di implementare servizi sulla base dei bisogni – è intervenuto Sintoni -. In questo tempo così difficile ho trovato tanta capacità di riorganizzarsi e un terreno molto propositivo”.
La dottoressa cesenate Nicoletta Bertozzi assume l’incarico di direttore dell’Unità operativa Igiene Pubblica di Forlì e Cesena, succedendo alla dottoressa Francesca Righi che è rientrata in forza al Dipartimento di Sanità pubblica di Cesena. Un ruolo delicato quello della dottoressa Bertozzi, “in un anno e più di frangente pandemico inimmaginabile per noi operatori – ha specificato la dottoressa prendendo a prestito due metafore sportive – . Grazie alla grande disponibilità degli operatori, ci siamo mossi su due strategie contemporanee: facendo la corsa dei 100 metri, cioè il massimo, tutto e subito, ma anche correndo la maratona, cioè riprogrammando il futuro. Questo, insieme all’arma fondamentale del vaccino, ci ha permesso di poter reggere a un momento in cui la sanità è stata messa estremamente sotto pressione. Consapevoli che la sanità pubblica non sarà più quella pre-pandemia, ma sarà sempre frutto dell’integrazione tra territorio, distretto sanitario e ospedale”.
Cesenate è anche il dottor Rino Biguzzi che guida l’Unità operativa del Servizio Immunoematologia e Medicina trasfusionale Cesena-Forlì e Officina Trasfusionale dell’Ausl della Romagna. “La continua progettazione dell’Azienda Ausl ci ha garantito l’autosufficienza in ambito locale. E la possibilità di supportare altre regioni, mantenendo uno standard qualitativo elevato. Fondamentale è la possibilità di fare rete tra i vari presidi Ausl e le associazioni di volontariato che garantiscono la raccolta di sangue”.
E’ operativo da solo due settimane al “Bufalini” di Cesena, “sufficienti per notare l’energia positiva ed efficiente che caratterizza la struttura, Irst di Meldola compresa”. Parole e impressioni cariche di motivazioni quelle del dottor Fausto Catena, quarantanovenne nato in provincia di Verona e oggi direttore di Chirurgia Generale e d’Urgenza dell’ospedale Bufalini. Dove arriva dopo dieci anni di dirigenza presso il Policlinico Sant’Orsola-Malpighi di Bologna “dove ho lavorato fianco a fianco con il dottor Pinna”, e una decina di anni all’altro hub Trauma Center di Parma. Riconosciuto nel 2010 dal presidente della Repubblica come miglior giovane chirurgo dell’anno, il dottor Catena è esperto di chirurgia oncologica, d’urgenza e del trauma, chirurgia dei sarcomi, mininvasiva, chirurgia colo-rettale, trapianto di rene e chirurgia della parete addominale. Ricerca e insegnamento tra le sue attività, oltre a essere fondatore e direttore del World Journal of Emergency.
Ferrarese di origine, ma cesenate di adozione è Michele Ziosi, già dal 2015 a capo dell’Unità operativa di Oculistica del “Bufalini”. Nel corso della sua attività professionale ha maturato esperienze nel trattamento delle patologie oculari, acquisendo in particolare competenze nella chirurgia del glaucoma, della cataratta complicata e della chirurgia lamellare corneale. Di recente, in collaborazione con il Centro grandi ustionati, ha avviato un nuovo servizio di chirurgia ricostruttiva palpebrale in patologie neoplastiche e traumatiche.
Il direttore generale Carradori ha poi allargato lo sguardo al momento storico e sanitario in corso: “La pandemia ha insegnato tante cose. Per valorizzare ciò che abbiamo così traumaticamente appreso – ha sottolineato il direttore – occorrono investimenti frutto di scelte governative. Sarà da potenziare la medicina del territorio, investendo sulle persone oltre che sulla digitalizzazione. La stessa realizzazione del nuovo Bufalini ci richiama a rimetterci in discussione, ad esempio, nell’organizzazione degli spazi. Un aggiornamento operativo dovrà essere rivolto al rapporto tra sanità pubblica e privata”.
Nella foto in alto, da sinistra, Tiziano Carradori, Francesco Sintoni, Nicoletta Bertozzi, Michele Ziosi, Rino Biguzzi, Fausto Catena, Carlo Lusenti e Mattia Altini.
Sotto, conferenza stampa nella sede aziendale di piazza Sciascia, a Cesena.