Estate 2021, pausa per Rocca in concerto

In pausa l’edizione 2021 della rassegna musicale di tribute Band. Dopo 14 anni Rocca In Concerto si ferma. Una pausa sofferta in attesa di poter riprendere nel 2022. Lo rende noto il Consiglio direttivo dell’associazione organizzatrice MicaPoco APS.

“Abbiamo deciso all’ultimo momento dopo aver ponderato tutte le condizioni – si legge in un documento giunto in redazione -. Il calendario era pronto, le band trepidanti di suonare e gli spazi della Rocca prenotati, ma le condizioni economiche non ce lo permettono. Sarebbe una riduzione in termini di qualità che non vogliamo, preferiamo fermarci per ripartire carichi nel 2022”.

Nata nel 2007 dall’idea di Stefania Albertini, ha visto sul palco alternarsi un centinaio di cover band dai Queen agli U2 dagli AC/DC a David Bowie da Vasco Rossi a Battisti con un’affluenza di pubblico di oltre 7.000 presenze arricchendo dell’indotto anche attività economiche del territorio.

La rassegna musicale di tribute band professioniste organizzato dall’associazione MicaPoco APS di Cesena si svolgeva ogni giovedì di luglio alla Rocca Malatestiana. Negli anni Rocca In Concerto è diventata un appuntamento fisso dell’estate cesenate, una rassegna attesa e partecipata, cresciuta e conosciuta anche nei comuni vicini, tanto da essere corteggiata anche da altre location, ma l’appartenenza a Cesena e alla cornice della fortezza malatestiana è sempre stata più forte, spiegano i promotori.

Precisano da MicaPoco APS: “L’edizione dell’anno scorso è stata una prova di resilienza, un segnale di ottimismo che abbiamo voluto lanciare al nostro pubblico, a tutti gli appassionati di musica e alla cittadinanza tutta per facilitare l’uscita da un lungo periodo profondamente segnato dalla pandemia. Purtroppo i costi che abbiamo sostenuto sono stati nettamente superiori alle entrate e questo ha costretto i membri del Consiglio direttivo a coprire i debiti residui”.

“Le norme anti-contagio, che disciplinano i pubblici spettacoli e che abbiamo rispettato rigorosamente, hanno condizionato l’organizzazione dell’evento e ripetere lo stesso iter, con normative stringenti che comportano spese aggiuntive e maggior impegno dei volontari unito alle sponsorizzazioni notevolmente ridotte, è un rischio troppo alto per un’associazione culturale no profit come la nostra”. 

“Abbiamo chiesto un aiuto al Comune di Cesena – concludono – un sostegno ai servizi, che è stato accolto solo in minima parte: veramente troppo poco per sostenere una nuova edizione”.