Cesena
Un innovativo sistema di collegamento per la Gastroenterologia di Forlì e Cesena
Presentata questa mattina, nella Sala convegni dell’ospedale “Bufalini”, l’ultima donazione da parte di Acistom Cesena, a sostegno dell’unità operativa di Gastroenterologia ed endoscopia digestiva degli ospedali di Forlì e Cesena.
Si tratta di un innovativo sistema tecnologico per mettere in collegamento le due sedi, dove opera lo stesso stesso staff, sotto la guida del dottor Carlo Fabbri.
Il sistema, del valore complessivo di 35mila euro, è composto da monitor medicali ad alta definizione con un complesso sistema di registrazione per le sale interventistiche e da monitor da 70 pollici, completi di impianti audio con casse collegabili via Bluetooth e microfono, Apple tv 4k e cuffie per un sistema di videoconferenza, installati e messi in connessione con sistema audio-video bidirezionale.
Il dottor Fabbri ha sottolineato il fatto che il nuovo sistema tecnologico, che mette in collegamento le due sedi, oltre a essere finalizzato alla facilitazione della formazione continua in medicina, condividendo saperi ed esperienze, mira all’annullamento delle distanze, consentendo ai medici dei due ospedali di favorire gli scambi risparmiando il tempo del viaggio.
L’Unità operativa di Gastroenterologia ed endoscopia digestiva della Provincia di Forlì-Cesena, presenta diverse complessità gestionali e organizzative, essendo connotata dalla presenza in entrambe le sedi di un reparto di degenza, di un day hospital, di un servizio di endoscopia diagnostica e interventistica, di attività ambulatoriali settorializzate per competenze specifiche ed ecografiche. Attualmente conta 20 medici assegnati nelle due sedi prevalenti, di cui 8 a Cesena e 12 a Forlì.
In prospettiva della necessità di una formazione costante, in merito alle procedure endoscopiche più complesse, il nuovo sistema di comunicazione bidirezionale consentirà la partecipazione di tutto il personale medico e infermieristico in formazione.
Alla cerimonia odierna il direttore del presidio ospedaliero Carlo Lusenti è intervenuto sottolineando che il compito della medicina è “abbattere muri e costruire ponti, dotandosi di strumenti che sono al passo con i tempi per assumere standard che tendano all’alto”.
Il direttore sanitario di Ausl Romagna Mattia Altini ha sottolineato che l’iniziativa “si inserisce nella direzione intrapresa oggi dal mondo della sanità e che è legata al valore”, declinato in tre accezioni: “avere la persona giusta nel posto giusto, offrire servizi prossimi alle persone, avere un giveback dalla società civile”.
Alla presentazione è intervenuta Giordana Giulianini presidente di Acistom, Associazione cesenate incontinenti e stomizzati, che da oltre 40 anni è partner sensibile e attento ai bisogni della sanità pubblica cesenate.
La donazione di Acistom ha un valore di 27.000 euro. A questi si aggiungono 8.000 euro raccolti grazie a Silvia Muccioli, giovane cesenate che durante la prima fase della pandemia da Covid 19, ha promosso una campagna di crowdfunding, grazie alla quale è stato possibile acquisire, tra l’altro, alcune componenti indispensabili al completamento del progetto presentato oggi.