Slitta a dicembre l’apertura del viadotto Kennedy

Ulteriore rinvio per l’apertura del viadotto Kennedy che doveva tornare percorribile entro ottobre, come annunciato lo scorso 9 luglio durante un sopralluogo sul cantiere dal sindaco Enzo Lattuca, e invece lo sarà a dicembre.

La notizia è giunta sempre per bocca del sindaco stamane nel corso di una conferenza stampa in cui il primo cittadino ha spiegato che solo lo scorso lunedì è arrivata la prima trave di acciaio che sarà posizionata da lunedì prossimo, 6 settembre, con il programma di montare una campata a settimana per un totale complessivo di 7. Conclusione prevista il 2 novembre, poi sarà necessario un mese per le finiture e si arriverà a dicembre.

Il ritardo non è del cantiere, spiega il sindaco, ma della mancanza di materia prima. Le travi non arrivavano, una situazione straordinaria che non interessa solo Cesena ma tutto il comparto delle materie prime. Il contestuale aumento del costo e la presenza di piccole discrepanze dimensionali degli appoggi, che hanno comportato la ridefinizione dei disegni esecutivi delle 7 campate, hanno fatto il resto. 

Conseguenza del ritardo, il fatto che la viabilità non sarà pronta per l’inizio della scuola, il prossimo 13 settembre, obiettivo che l’Amministrazione si era data come irrinunciabile.

“Due mesi e mezzo di ritardo sono nulla rispetto a quanto accade in altre località” ha tenuto a sottolineare l’assessore ai Lavori pubblici Christian Castorri, che nelle scorse settimane si è recato di persona a Perugia e a Mantova, dove vengono realizzate le travi, constatando la complessità di tali lavorazioni e manifestando ai produttori l’attenzione dell’amministrazione cesenate per lo sviluppo degli eventi. “In questi mesi – ha detto Christian Castorri – abbiamo cercato di contenere al massimo il disagio, la linea del traguardo ora è ben visibile”.

Del resto non si poteva procedere commissionando le travi prima di demolire, ha sottolineato il sindaco Lattuca aggiungendo che “alla luce di come stanno andando le cose, abbiamo fatto bene a chiudere totalmente il viadotto in alternativa alla percorrenza a senso alternato, che oltre a non garantire la sicurezza, avrebbe comportato un ulteriore grave allungamento dei tempi”.

Lo scorso aprile con la chiusura il traffico è stato deviato sulle vie Cavalcavia e Spadolini, all’altezza del sottopasso dello stadio, ed è stato istituito un doppio senso di marcia su via Plauto, Viale Abruzzi e via Baracca.  

A fronte dei possibili disagi della viabilità con la riapertura delle scuole, per alleggerire il transito su via Spadolini e limitarlo in zona Montefiore, area che ospita un importante polo scolastico (Istituti Pascal, Serra, Versari-Macrelli, geometri del Garibaldi-Da Vinci, media Plauto) oltre a fare da accesso per la zona stazione, dove si trovano i licei cittadini, il capolinea delle linee 11/12 e 21 sarà spostato sul retro della stazione, in piazzale Trovanelli. 

Nel dettaglio, ha spiegato l’assessore alla Mobilità sostenibile e Viabilità Francesca Lucchi, sono state programmate le seguenti modifiche al trasporto pubblico locale che decorreranno dal 13 settembre: le linee 1 e 1A lungo la Cervese si immettono nella via Sirotti con capolinea nel piazzale posteriore della stazione ferroviaria. Soluzione individuata, d’accordo con Start Romagna, al fine di non modificare la frequenza giornaliera di una corsa ogni 12 e 20 minuti (gli orari dunque restano invariati; la linea 12 (solo corse scolastiche) Capannaguzzo-Barriera si fermerà sul retro della Stazione ferroviaria per poi proseguire per la Barriera; la linea 21, che da Martorano procede verso Gambettola, devierà su via Vigne per raggiungere via Trovanelli, dove c’è la fermata, e proseguirà verso la Scuola media Plauto saltando la Barriera, solo nella corsa mattutina, terminando la corsa a Calisese e Gambettola. In conclusione, la linea 11, da San Giorgio Bagnile, devierà su via 25 aprile, arriverà su via Vigne e via Trovanelli, dove c’è la fermata, e proseguirà per la Barriera seguendo il suo percorso giornaliero. 

Lo snodo della viabilità sarà dunque il retro della stazione, la situazione sarà monitorata e se le soluzioni non basteranno, si ricorrerà a bus scambiatori verso lo Stadio e la zona del Montefiore per evitare di percorrere via Plauto.  

Nella foto, la consegna delle travi di acciaio