Indagine su negozi di abbigliamento cesenati: ripartenza con la clientela a proprio agio, ma vendite ridotte

Abbigliamento, ripartenza ad andamento lento. Federazione Moda Italia, in collaborazione con Confcommercio cesenate e Federmoda cesenate, ha monitorato, attraverso la somministrazione di un questionario, l’andamento della prima settimana di riapertura dei negozi del settore moda, confrontando i dati con lo stesso periodo dell’anno precedente. 

Hanno risposto alcune decine del comprensorio forlivese, rappresentativi al 63% del settore abbigliamento, intimo, sport, al 18% calzature e accessori, al 19% altri beni della persona. “Si segnala tanta voglia di ripartenza da parte dei commercianti del settore moda – rimarca il direttore Confcommercio Giorgio Piastra -. Circa il 90 per cento degli operatori ha riaperto la propria attività dopo il via libera del 18 maggio, ma il percorso  verso la normalità appare complesso e  faticosa. I clienti entrati in negozio sono risultati molte meno rispetto all’analogo periodo di un anno fa, anche se discreta è stata la propensione all’acquisto, segno che chi è andato, era intenzionato a concludere l’operazione commerciale. 

La nota dolente si ricava tuttavia dal confronto fra gli incassi: il 70% degli intervistati ha dichiarato una diminuzione superiore al 20%, e fra questi addirittura il 45% una diminuzione superiore al 40%.“Le imprese sono ripartite con entusiasmo e voglia di fare dopo gli oltre due mesi di lockdown – dichiara Ivana Arrigoni presidente Federazione Moda Cesena  –ma come era prevedibile, si segnala  la forte diminuzione degli incassi rispetto allo scorso anno. L’approccio della clientela è d’altra parte positivo, nel senso che ci si rende conto che è possibile effettuare prove di capi e acquisti in condizioni di massima sicurezza.

Gli imprenditori rispettano in negozio scrupolosamente le regole a tutela della salute di ogni persona, nell’ottica di un rapporto pienamente fiduciario, con tutte le necessarie forme di igienizzazione e sanificazione dei capi, e gli opportuni distanziamenti”.Rispetto alle prescrizioni imposte dai protocolli sanitari, non sono state rilevate particolari problematiche con la clientela: più del 40% non ha avuto alcuna difficoltà, meno del 20% la clientela “indisciplinata” di cui il 7% senza mascherina, solo il 13% i clienti diffidenti. Solo il 4% ha avuto problemi nel gestire la fila fuori dal negozio. Circa il 50% degli intervistati ha riaperto proponendo sconti alla clientela, generalmente di una consistenza fra il 20 ed il 30%.