Cesena
Rocca Malatestiana, botta e risposta in Consiglio comunale sulle promesse disattese
Il vanto di essere il monumento più visitato di Cesena, con 80mila ingressi annuali, è solo un lontano ricordo per la Rocca Malatestiana. A oltre un anno di gestione, la società leccese Agorasophia Edutainment non è riuscita a mantenere le promesse della vigilia, in primis quello di aumentare il flusso culturale e turistico della fortezza malatestiana.
Dopo un’estate non certo al top, a oggi non c’è ancora la programmazione invernale e dal 2 ottobre è chiuso pure il punto ristoro ‘Al Mastio’. Certo, il passaggio turbolento di consegne (con il ricorso al Tar del precedente gestore, l’associazione Aidoru) e l’avvento della pandemia di Covid 19 ci hanno messo lo zampino, ma non bastano a giustificarne il lento declino di uno dei beni culturali e storici più importanti della città.
A chiedere un aggiornamento dello stato dell’arte della Rocca è stato, nel Consiglio comunale di oggi, il consigliere Enrico Castagnoli della lista Cambiamo. “Dopo la chiusura dovuta all’emergenza sanitaria, la Rocca Malatestiana ha riaperto al pubblico il 2 giugno. Nello stesso mese i biglietti staccati sono stati 123, a luglio 199, ad agosto 307 e a settembre 222”, ha risposto l’assessore alla cultura Carlo Verona.
Per quanto riguarda gli eventi estivi, non tutti quelli in calendario sono stati svolti. A luglio dei quattro concerti previsti dal gestore ne è saltato uno. Per quanto riguarda il resto dell’attività nella corte, a luglio e agosto si sono tenuti dieci concerti organizzati dalle associazioni Mica Poco e Retro Pop Live. A fine estate dei quattro appuntamenti del Malatesta Short Film Festival, organizzato da Roberto Fabbri e dall’associazione Arpa del Diavolo, se ne sono svolti effettivamente tre. Per i prossimi mesi al momento non è stato presentato un programma definito.
Sul punto ristoro e ristorante (che proponeva una cucina improntata ai sapori di Sicilia), allestito nell’ex casa del custode, Verona ha informato che “momentaneamente è chiuso al pubblico in previsione di una riorganizzazione degli spazi interni a oggi sono cessati gli incarichi al personale che era occupato durante l’estate: chef e aiuto cuoco, camerieri oltre a una risorsa per la gestione della Rocca interni e esterni”. Rimangono tre persone impiegate al punto bookshop da Agorasophia Edutainment, cui è affidata anche la gestione del Parco della Rimembranza.
“Il piatto piange ─ ha replicato Castagnoli ─. Propongo di discutere del tema in un’apposita commissione consiliare, abbiamo infatti appreso dalla stampa che è intenzione dell’Amministrazione comunale rivedere il bando con il gestore. È necessario intraprendere un percorso di analisi per risalire la china e trovare soluzioni”.