Capitale italiana del libro 2021, pronta la candidatura di Cesena

Le aspettative per una Cesena “Capitale italiana del libro 2021” sono alte. Questa mattina, nell’aula magna della biblioteca malatestiana, il sindaco Enzo Lattuca ha svelato il logo (rigorosamente bianconero) di cui si fregerà la città in caso di vittoria, declinando i pilastri del progetto: sostegno alla lettura, innovazione e inclusione sociale.

All’incontro erano presenti anche il presidente dell’Emilia-Romagna Stefano Bonaccini e l’assessore regionale alla Cultura Mauro Felicori: “Che hanno sostenuto subito, nel giro di pochi giorni, la nostra candidatura” ha rimarcato Lattuca.

In lizza per il titolo, dopo la retromarcia di Bologna, ci sono al momento Fano e forse Mantova e Trani. A differenza di quanto si vociferava in un primo momento, Firenze non si candiderà così come Torino.

La città malatestiana non vedeva l’ora di concorrere, sin dall’approvazione nel febbraio scorso della legge che prevede l’assegnazione di capitale italiana del libro da parte di Palazzo Chigi. Così il 16 settembre scorso, non appena il Mibact ha pubblicato il bando, la macchina comunale si è messa in moto alla massima velocità.

La scadenza per inviare il dossier di candidatura al ministero (Cesena ne ha uno bello corposo, integrato con i contributi di associazioni e realtà culturali e dello spettacolo) è venerdì 16 ottobre. Ma già domani sarà consegnato a Roma. Tra tutte le candidature il Ministero per i Beni e le attività culturali ne sceglierà dieci, per poi proclamare la città vincitrice il 30 novembre.

Ma cosa comporterà un’eventuale vittoria, al di là della ribalta nazionale? “Vogliamo portare il libro nella nostra città e al di fuori di essa – ha spiegato il sindaco Lattuca –. Vogliamo, come dice la legge, promuovere la lettura, a 360 gradi. Con un progetto culturale che non si limiti alle tante iniziative esistenti. Il 2021, anno che vedrà l’inaugurazione del terzo lotto della Malatestiana, potrà essere un anno di svolta: vogliamo portare il libro e la lettura ovunque, in tutte le parti di Cesena e oltre”.

“Sul fronte dell’inclusione sociale, uno dei pilastri del nostro progetto – ha aggiunto l’assessore comunale alla Cultura Carlo Verona – pensiamo di potenziare la disponibilità di titoli per bambini autistici e ipovedenti, con volumi tattili. Allo stesso modo saranno realizzate copie del fregio del portone della Malatestiana antica, a beneficio degli ipovedenti. Miglioreremo poi l’accesso e la fruizione della biblioteca, a partire dalla parte antica, per tutte le persone disabili”.

Questa regione e i suoi cittadini amano leggere – ha ribadito Bonaccini – come Regione abbiamo triplicato i fondi alla Cultura rispetto al passato. Perché la cultura non è solo garanzia di qualità della vita, ma anche un volano economico per il territorio. Penso che ci siano ragioni particolari per sostenere questa candidatura e ribadire come la cultura sia un pilastro di questa Regione. Non a caso al primo punto del programma elettorale abbiamo messo la società della conoscenza, per competere con i territori più avanzati dell’Europa e del mondo. Ciò che sconfigge l’oscurantismo imperante è la cultura e la bellezza, e Cesena ha entrambe”.

Il logo per Cesena capitale italiana del libro è stato pensato da Luca Toni di Matilde Studio. Rappresenta un libro aperto, bianco e nero, con arcate che richiamano i portici cittadini e la scalinata del Nuti. Qui, un ragazzo sale come un novello Renato Serra alla volta di porta montanara.

Le aspettative sono elevate e Cesena sembra avere tutte le carte in regola. Ma ce la farà? “Lo sapremo solo il 30 novembre – ha concluso Lattuca – ma c’è un elemento di debolezza che riconosco: la nostra Regione, per meriti sul campo, rispetto a questo tipo di candidature importanti ha già raggiunto tanti successi. Abbiamo già ricevuto tanto. Ma vogliamo viverlo come ulteriore elemento di forza. Speriamo di ritrovarci tutti a fine novembre per festeggiare, per poi avere nel 2021 Cesena capitale italiana del libro e Parma capitale della cultura”.

[Foto gallery di Sandra e Urbano]

Prima dell’incontro il sindaco Lattuca ha fatto visitare al presidente Bonaccini il cantiere del terzo lotto della “Grande Malatestiana”. L’assessore alla Cultura Carlo Verona ha assicurato che l’ala rinnovata della biblioteca sarà pronta “per la primavera del 2021”.