Cesena
Sotto l’albero in arrivo nuove antenne
Dopo via Del Laghetto (Zona Tipano) e via Matalardo (Case Finali) sono in arrivo altre due antenne Wind in via Venti in zona San Vittore e in via della Chiesa a Pievesestina. Nel territorio del comune di Cesena le nuove installazioni di antenne si stanno moltiplicando senza un reale criterio. Basta dare uno sguardo all’archivio istanze presentate del Suap (Sportello unico delle attività produttive) dell’Unione dei Comuni Valle Savio per accorgersi che sta avvenendo qualcosa di anomalo. Dopo anni di scarsa attività, nel giro di pochi mesi sono state avanzate, solo nel comune di Cesena, sei richieste di nuove antenne.
Pare che la responsabilità delle installazioni non possa essere attribuita a nessuno, se non al gestore e al proprietario che cede il terreno. “Quindi – spiegano alcuni residenti di via Matalardo – attenzione a dove si abita perché se si hanno vicini che, legittimamente, cedono in affitto i propri terreni alle compagnie telefoniche ogni cittadino potrebbe vedersi spuntare un’antenna a fianco casa senza poter battere ciglio. Perché, cavalcando l’onda del Covid e della necessità di favorire la comunicazione a distanza, la telemedicina e la didattica a casa, il decreto semplificazioni di metà luglio ha di fatto allargato le maglie della Legge Gasparri del 2001. Così i gestori non hanno ostacoli nell’installazione di antenne sul territorio nazionale, salva la possibilità dei Comuni di adottare un regolamento per assicurare il corretto insediamento urbanistico”.
Le antenne sono equiparate a opere pubbliche, ossia di primaria urbanizzazione, quindi ora un’antenna ha lo stesso valore di una fognatura o di una strada. “Nulla da eccepire sulla necessità di favorire l’uso delle nuove tecnologie, ma è indispensabile che vi siano dei regolamenti che facciano da mediatori tra domanda e offerta tutelando i cittadini, perché pare proprio che non esistano a oggi parametri che possano impedire o modificare l’accordo che si instaura tra il gestore e il proprietario del terreno” proseguono i cittadini.
La normativa attualmente pone solo il vincolo di inedificabilità in luoghi giudicati “sensibili”. Ma qui sorge un dubbio: se l’inquinamento elettromagnetico non è pericoloso nelle soglie massime approvate in Italia, per quale ragione vengono identificate aree sensibili? Perché tutelare alcune zone ed altre no? Perché applicare un principio di cautela solo per alcune aree?
Attualmente il Comune di Cesena non ha un regolamento specifico sulle installazioni di telefonia mobile, se non una breve pagina nel regolamento edilizio cittadino (art.107) che offre qualche indicazione su come debba essere realizzata l’antenna.
“Ora più che mai però si pone un problema: le installazioni delle nuove antenne preoccupano i cittadini e andrebbero programmate. Dopotutto la legge regionale 30/2000 (cap.III art.8) indica che per ridurre l’impatto ambientale e sanitario, nonché per favorire sia una razionale distribuzione dei nuovi impianti fissi di telefonia mobile il Comune debba assumere idonee iniziative di coordinamento delle richieste di autorizzazione dei diversi gestori”, dicono alcuni cittadini interessati.
Concludono i residenti: “Sappiamo che l’argomento sarà discusso in Consiglio comunale e speriamo che nell’occasione il Comune sia in grado di relazionare a tutti come ha inteso programmare la distribuzione delle antenne e sul solco delle modifiche alla legge 120 del luglio 2020, in cui si fa preciso riferimento alla possibilità che ogni comune ha di realizzare un regolamento, come intende procedere per tutelare i cittadini ed evitare il far west che si sta creando in queste settimane”.