Santa messa a Villa Bianchi in memoria dei caduti in Russia

Ieri mattina a Villa Bianchi (Ponte Abbadesse di Cesena) è stata celebrata come ogni anno una Santa Messa in memoria dei caduti sul fronte russo nella Seconda guerra mondiale (secondo le stime, furono 95mila gli italiani morti o dispersi).

La celebrazione, officiata da monsignor Piero Altieri, è stata promossa dall’associazione Alpini, dai familiari dei caduti e reduci della campagna di Russia, dalla Fondazione Opera Don Dino. Quest’ultima, infatti, ospita nel suo cortile un monumento ai caduti.

Erano presenti i labari delle Associazioni di diverse Armi e, in rappresentanza dei Comune di Cesena, l’assessore Camillo Acerbi.

Il monumento ai caduti in Russia presente a Villa Bianchi è stato il primo in Italia, eretto nel 1953 per opera di Don Dino Cedioli e altri cesenati. Lo stesso don Dino aveva fondato pochi anni prima a Gambettola il Villaggio della Consolata, per accogliere e aiutare gli orfani dei soldati italiani caduti nella spedizione di Russia, poi trasferito a Villa Bianchi.

Un tempo, promotrice delle celebrazioni cesenati era l’Unirr (Unione nazionale italiana reduci di Russia) ma, con il venir meno della sezione locale, queste sono portate avanti da pochi familiari degli ex reduci.