Gioco dell’oca al canile, nulla di fatto dal bando

Fumata nera per il nuovo gestore del canile di Cesena. Il bando di affidamento del servizio per il biennio 2020-2021 non è infatti stato aggiudicato.

“La procedura si è conclusa il 14 novembre scorso e sono pervenute due offerte: quella della cooperativa sociale Obiettivo Solidale di Gatteo con Acpa e il Consorzio Indaco di Rovigo ─ ha spiegato in conferenza stampa il sindaco di Cesena Enzo Lattuca ─.  La prima non è stata ammessa per carenze dal punto di vista amministrativo, mentre la seconda è stata ammessa alla valutazione ma l’offerta tecnica non ha raggiunto il punteggio minimo che era di 45 su 70 e di conseguenza non è stata aperta la busta economica. Abbiamo così chiesto ad Acpa, attuale gestore, una proroga della convenzione fino alla data del 30 giugno 2020, così da rifare la gara che uscirà a primavera”.

Nella commissione giudicatrice – composta da Matteo Gaggi, dirigente del settore Servizi sociale Unione dei Comuni Valle del Savio e da Paola De Mitri dell’Ausl di Cesena – spicca in particolare l’esperto Roberto Marchesini, direttore della Scuola di interazione uomo-animale. “Il capitolato sarà rivisto con maggiori specifiche e di conseguenza verrà rivista la cifra che verrà stabilita secondo una valutazione tecnica. La gara sarà rivolta nuovamente agli operatori economici”, anticipa il sindaco.

La scelta di non continuare più a rivolgersi in via esclusiva al Terzo settore come fatto fino a ora per la gestione del rifugio (punto di riferimento anche per i Comuni del comprensorio) è stata dettata da un cambio del quadro normativo. “Alla luce del parere del Consiglio di Stato dell’agosto 2018 questo tipo di servizio può essere affidato solo tramite gara di appalto, la stessa procedura che si utilizza per i servizi alle persone”.

Intanto sono in arrivo nuovi fondi regionali per rinnovare e costruire nuovi ricoveri per cani e gatti tramite un bando rivolto a Comuni e Unioni dei comuni. Alla Provincia di Forlì-Cesena andranno risorse per 61mila euro.

Si tratta di un provvedimento per contrastare il randagismo e offrire agli animali in attesa di essere adottati un rifugio adeguato dal punto di vista strutturale e igienico-sanitario. Alle Aziende sanitarie sono invece destinati 158mila euro per corsi di formazione e aggiornamento rivolti a operatori e volontari impegnati nelle strutture di accoglienza degli animali domestici.