Ex magazzino Capo e la rinascita di un luogo e di una zona

La rinascita di un ex magazzino ortofrutticolo, il ricollocamento degli occupati e la fine di un degrado che perdurava da un paio di anni. Con l’acquisto all’asta da parte de ‘La Cesenate’ per la cifra di 733mila euro, si appresta a una nuova vita l’immobile di via Russi nel quartiere Vigne, diventato un vero e proprio ricovero notturno di senzatetto e teatro di pratiche illecite diffuse, fra cui la prostituzione.

Giovedì scorso con l’arrivo del cantiere, gli 11 occupanti sono stati allontanati e accompagnati dai volontari di ‘Romagna migrante’ allo Sportello sociale del Comune di Cesena che in tempi record ha garantito loro un posto letto fino a lunedì mattina. Lo stabile, di 9mila metri quadrati tra capannoni e uffici a ridosso della scuola elementare, era di proprietà della società Vico Srl, dichiarata fallita dal Tribunale di Forlì nell’agosto del 2017 e dalla fine di quell’anno sono avvenute le prime occupazioni, creando una situazione che negli ultimi tempi stava degenerando con non pochi disagi per i residenti.

Con il passaggio ufficiale avvenuto il 12 febbraio scorso, ‘La Cesenate’, azienda leader nel settore delle conserve alimentari che produce prodotti ortofrutticoli biologici a marchio Alce Nero e per la prima infanzia, ha provveduto fin da subito a mettere in sicurezza l’area, illuminando il fabbricato, chiudendo le possibili entrate quali porte e finestre e garantendone la sicurezza con tre guardie armate. «Ringrazio l’azienda non solo per aver investito nella sua città e per la collaborazione con l’Amministrazione comunale, ma anche per la grande sensibilità dimostrata verso le persone coinvolte ─ ha affermato il sindaco Enzo Lattuca stamattina in conferenza stampa ─. Per risolvere la situazione di grave degrado avevamo pensato come Comune di acquisire l’immobile, che era stato acquistato dalla Vico Srl al costo di 13 milioni di euro per trasformarlo in un complesso residenziale nell’ambito del Quartiere Novello. Ora, grazie alla rigenerazione urbana, tornerà a essere un sito produttivo agroalimentare».

L’ex magazzino ortofrutticolo della Capo, costruito negli anni ‘50-60, era abbandonato da almeno vent’anni e nei prossimi mesi diventerà il nuovo magazzino de ‘La Cesenate’, inoltre qui verrà trasferita la linea di produzione dell’etichettatura. «Da sempre il nostro stabilimento in via Cervese ha un forte legame con il territorio ─ ha affermato Arturo Santini, presidente de ‘La Cesenate’, che conta 130 dipendenti che salgono a 250 durante la campagna del pomodoro ─. Con questa scelta abbiamo trovato una soluzione vicino casa che ci permette di risolvere le nostre necessità produttive. Il complesso è costituito da tre fabbricati: uno da 5mila metri quadrati, uno da 3mila e uno di mille, per la cui ristrutturazione prevediamo di spendere qualche milione di euro. La tempistica è serrata, a metà marzo partiranno i lavori: l’obiettivo è rendere funzionale lo stabile più grande per il prossimo agosto per l’avvio della campagna del pomodoro, qui verranno stoccati i prodotti che saranno destinati anche all’estremo oriente e in Cina. Entro i primi mesi del 2021 partirà qui la linea produttiva dell’etichettatura».

Dopo lo sgombero, «avvenuto in maniera non violenta» ha assicurato l’assessore alla Polizia municipale Luca Ferrini, nessuno degli undici occupati è rimasto senza un tetto sulla testa. Si tratta di giovani dai 20 ai 30 anni, tutti stranieri. «L’unità di strada di Via delle stelle aveva già preso contatti con loro e sono stati accolti nella maniera più dignitosa possibile in tempi rapidi attivando la rete composta dalla Polizia municipale, Asp, operatori del Centro Stranieri e del Centro d’ascolto Caritas. Nei prossimi giorni si vedrà se far partire per loro i processi di integrazione o eventuali rimpatri», ha informato Carmelina Labruzzo che ha la delega ai Servizi sociali.