Cesena
Coronavirus. L’ingegnere cesenate Filippo Mazzoni vive in Scozia con la famiglia. “Quasi surreale vedere la città semideserta”
A oggi, giovedì 26 marzo, nel Regno Unito l’epidemia di Coronavirus fa contare 9529 casi totali, di questi 135 sono pazienti guariti e 465 è l’ammontare dei deceduti. Attualmente negli ospedali di Sua Maestà si contano quindi 8929 persone infette. Notizia di ieri è anche quella del test risultato positivo appartenente al principe Carlo d’Inghilterra, mentre la Regina Elisabetta e Filippo già da alcune settimane hanno trovato riparo nella loro tenuta di Windsor.
In Scozia nella contea dell’Aberdeenshire, ad Aberdeen (a circa 220 chilometri a Nord-est di Edimburgo, ndr) vive con la moglie e una figlia Filippo Mazzoni, cesenate emigrato dal febbraio del 2012 Oltremanica. Il romagnolo è ingegnere presso una nota azienda petrolifera del paese.
Come sta reagendo il Regno Unito al Covid-19?
Le disposizioni messe in atto dal governo sono uguali a quelle italiane con la differenza che si può uscire di casa a fare attività sportiva all’aperto perciò non è così severa.
Come passate le giornate in casa?
Io continuo a lavorare dalla mia abitazione tramite remoto, mentre mia moglie usufruisce della maternità. Limitiamo al minimo gli spostamenti. Usciamo di casa solo per fare la spesa e provvedere a tutto ciò che serve alla nostra bambina.
La popolazione di Aberdeen come si comporta?
La città è semi deserta. Quasi surreale vederla in questo stato. Invece la stampa riporta che altrove nel paese non tutti hanno preso seriamente le direttive restringenti. Per esempio, martedì scorso a Birmingham la polizia ha colto 20 persone mentre stavano partecipando a un barbecue all’aperto”. So, ad esempio, che a Londra le direttive restringenti sono rispettate da poche persone.
Quale sarà la prima cosa che vorrà fare una volta finita l’emergenza?
Mi sarebbe piaciuto tornare ad esercitare il mio hobby principale che è quello di arbitro di calcio. Tuttavia il mio campionato locale, la Highland league, ha annunciato la conclusione anticipata della stagione, perciò dovrò aspettare ancora qualche mese. In assenza di ciò, andrò in pizzeria per passare una serata spensierata in buona compagnia.
Una grande passione ancora viva, nonostante la distanza, è quella per il Cesena calcio.
Nel corso degli anni ho provato a seguire la Premier league e la Scottish championship, ma ciò non ha fatto altro che rafforzare il principio che al cuore non si comanda e che tiferò per sempre Cesena.
Nonostante la lontananza, riesce a vedere le gare in diretta?
La scorsa stagione sono riuscito a seguire abbastanza bene in tv la cavalcata dalla D alla Serie C. Quest’anno, in tutta onestà, l’ho trovato molto più difficile a causa dei diversi giorni e orari di svolgimento delle partite. Per una persona ‘esiliata’ come me all’estero talvolta è difficile restare aggiornati.
Cosa vuole dire a chi la sta leggendo?
Colgo l’opportunità per fare un ‘in bocca al lupo’ e un augurio di pronta ripresa a tutti gli amici, conoscenti e perché no, a tutto il popolo di Romagna. Bisogna pensare alla salute prima di tutto. Una volta che la situazione sarà sotto controllo ci sarà da lavorare duro per far ripartire l’economia. Io cercherò di fare la mia parte comprando prodotti italiani dove possibile e fare le vacanze in Italia. Alle volte penso che sia davvero ingiusto che gli italiani siano continuamente martoriati da eventi di tale impatto, ma fortunatamente siamo un popolo forte mentalmente e tutti uniti si risalirà la china”.