Le imprese tornano a investire. Cna: “Impresa 4.0 funziona”

Gli incentivi per gli investimenti ci sono, ma le imprese li usano? E se sì, sono utili? Queste le domande alla base di un’indagine di Cna Forlì-Cesena, che ha fatto emergere numeri di tutto rispetto.

Su 2mila imprese interpellate, infatti, lo scorso anno sono stati rilevati investimenti per otto milioni di euro in beni strumentali, grazie al super ammortamento (dei cinque milioni investiti torneranno loro 900mila euro), all’iper ammortamento (riavranno 1,9 milioni dei 2,8 milioni spesi) e alla “nuova Sabatini” (600mila euro di contributi). Quasi un terzo degli investimenti ha poi riguardato il settore dell’autotrasporto, un segnale importante per un comparto stremato dalla crisi.

I dati sono stati illustrati questa mattina a Cesena, in una conferenza stampa, dal presidente provinciale Lorenzo Zanotti affiancato dal direttore generale Franco Napolitano, alla presenza di Laura Giammarchi e Maurizio Zoli, responsabili del servizio credito e fiscale dell’associazione.

I vertici dell’associazione di categoria hanno posto più volte l’accento sul termine “impresa 4.0”, termine che lo stesso ministero dello Sviluppo economico ha ormai adottato al posto dell’iniziale “industria 4.0”: “Il tessuto economico di questo Paese si fonda sulle piccole e medie imprese. Avevamo qualche dubbio sul fatto che i nostri associati potessero avere sfruttato appieno le molte misure in atto, nonostante le avessimo socializzate più di un anno fa. I dati ci mostrano come le imprese del territorio abbiano voglia di investire”.

Se si guarda nello specifico ai settori dove le aziende interpellate hanno investito, spicca l’autotrasporto (29 per cento del totale), seguito dalla produzione (19 per cento) e dall’alimentare (15 per cento). Gli investimenti si dividono in modo equo tra territorio cesenate e forlivese.

Fugata anche la leggenda metropolitana che legherebbe l’iper ammortamento all’acquisto di attrezzature di alta tecnologia: “Tra i beni previsti – ha spiegato Napolitano – ci sono plotter e stampanti 3D, oggetti tecnologici ma alla portata di molti”.

Molti gli investimenti in macchinari per la produzione (come bordatrici o macchine da taglio), mentre sono stati presi d’assalto i voucher ministeriali per la digitalizzazione: 43 le domande presentate da Cna, per circa 850mila di investimenti, per il rinnovo delle infrastrutture informatiche (hardware e software) ed il commercio elettronico: “I 100 milioni stanziati a livello nazionale si sono rivelati insufficienti, il provvedimento dovrà essere rifinanziato”.

Cna ha posto anche l’accento sul gioco di squadra tra i diversi uffici dell’associazione: “Cerchiamo di studiare il caso di ogni singola impresa – ha sottolineato Napolitano – con servizi su misura dal punto di vista fiscale, finanziario e gestionale, senza trascurare la formazione. Chi compra macchinari innovativi, infatti, poi deve anche formare il personale al loro utilizzo”.