Dall'Italia
La piadina è solo romagnola. Arriva la sentenza del Tribunale dell’Ue
Sulla piadina romagnola non c’è storia. A sostenerlo questa volta è il Tribunale dell’Ue che ha stabilito la patria della piadina, ossia la Romagna. Verrebbe da pensare Romagna-Emilia 1 a 0, ma sarebbe una logica poco sportiva e molto politica. Quello che conta è che la causa che vedeva contrapposte la Crm (un’azienda alimentare) e la Commissione Europea si è risolta con una sentenza chiara e definitiva. Non importa dunque la produzione industriale o artigianale, ma la sede dello stabilimento che la produce.
Tutto era cominciato con l’impresa che produce prodotti da forno che chiedeva l’eliminazione della specificazione “romagnola” che compare accanto a “piadina” nel registro dei prodotti a Indicazione geografica protetta. La Crm temeva di dover bloccare la propria produzione, dato che produce piadina in uno stabilimento che non è in Romagna ma nel modenese, in Emilia. La domanda di registrazione della Igp era stata presentata nel 2011 dal Consorzio Piadina Romagnola. La pubblicazione della proposta di registrazione in Gazzetta Ufficiale, il 28 gennaio 2012, aveva causato non poche polemiche tanto da parte delle imprese esterne al perimetro romagnolo, quando dalle organizzazioni che rappresentano i produttori artigianali. La cosa, però, non finisce qui. Nel dicembre 2012 le autorità italiane hanno depositato presso la Commissione Europea la dichiarazione di registrazione della Igp della piadina romagnola, insieme al disciplinare di produzione. Nel 2013, la Crm ha impugnato davanti al Tar del Lazio gli atti della fase nazionale della procedura di registrazione: nel maggio 2014 il Tribunale amministrativo ha dato ragione all’azienda, chiedendo alle autorità italiane di riformulare il disciplinare di produzione. Secondo il Tar andava tutelata solo la produzione artigianale e non quella industriale. Poco tempo dopo, la Commissione ha pubblicato la domanda di registrazione della Igp, indicando che la pubblicazione dava il diritto di opporsi alla domanda stessa. La Crm ha quindi informato la Commissione della sentenza del Tar, chiedendo l’annullamento della pubblicazione della domanda di registrazione.
La sentenza del Tribunale Ue afferma il legame imprescindibile con il territorio “in ragione di fattori umani” e indipendentemente dal fatto che si tratti di prodotti industriali o artigianali. I giudici sostengono infatti che “grazie alle tecniche di fabbricazione della piadina trasmesse in Romagna di generazione in generazione, inizialmente per il consumo immediato e poi per la consumazione differita, e grazie agli eventi socio-culturali organizzati dalla popolazione romagnola, il consumatore associa l’immagine della piadina romagnola, a prescindere dalle modalità artigianali o industriali di realizzazione, al territorio della Romagna”.