Approvato il bilancio preventivo 2018 dell’Ausl Romagna, ben 40 milioni di investimenti

La Conferenza Territoriale Sociale e Sanitaria della Romagna (composta dai 73 sindaci del territorio) ha approvato il Bilancio preventivo 2018 dell’Ausl Romagna. Il solo comune a votare contro è stato Tredozio con il sindaco Simona Vietina, parlamentare per Forza Italia nella Legislatura corrente. Si tratta di un bilancio predisposto in base alle linee di programmazione regionali, coerente con l’obiettivo di equilibrio economico finanziario disposto dalla Regione Emilia-Romagna. In particolare, il valore della produzione previsto per il 2018 è pari a 2,462 miliardi di euro, con un incremento di 13 milioni di finanziamento rispetto al dato consuntivo del 2017.

“La sanità romagnola – ha dichiarato il presidente della Conferenza Paolo Lucchi a seguito della votazione – incide sulla qualità della vita di tutti i nostri concittadini. Per questo, costituendo l’Ausl della Romagna, ci siamo dati l’obiettivo di migliorarne l’organizzazione, la vicinanza ai singoli territori, la professionalità. Come sindaci – ha proseguito – ci abbiamo provato in questi anni e ci impegneremo per riuscirci anche nel corso di un 2018 che, nelle scelte di bilancio, continua ad indirizzare risorse significative all’assunzione ed alla stabilizzazione di personale medico ed infermieristico – da cui dipende la qualità della presa in carico e delle cure ai nostri cittadini – ed agli investimenti nelle nostre strutture ospedaliere”. Poi la messa in guardia a tutti coloro che criticano l’ente istituito nel novembre del 2013: “Il lungo elenco di interventi infrastrutturali previsti per i prossimi mesi, ci consentirà di accelerare l’opera di ammodernamento dei nostri nosocomi, con una scelta che, purtroppo, non sarà possibile in gran parte d’Italia e che ci confermerà come quell’eccezione positiva che siamo orgogliosi di essere. Perché serve ricordarci che la nostra sanità è la migliore in Italia ma, da Sindaci, siamo consapevoli di come non sia mai possibile cullarsi sugli allori, mentre serve invece ogni giorno lavorare per migliorare la qualità dei servizi sanitari rivolti ai nostri cittadini”.  

Tra i costi, si segnala la previsione dell’incremento di costi per i farmaci, in particolare per quelli oncologici e del costo del personale dipendente. In particolare sul personale, a fine 2018 il totale dei dipendenti aziendali sarà di 15.292 con un incremento di 226 rispetto ai 15.066 di fine 2017 e con un incremento di 852 rispetto ai 14.440 di inizio 2015. Si aggiungono le stabilizzazioni, che da inizio 2018 sono già state 426 (133 dirigenti medici e 293 operatori non dirigenti); da inizio 2015 le stabilizzazioni sono state 1169. Da inizio 2015 a fine 2018, le politiche del personale dell’Azienda hanno portato e stanno portando all’assunzione o alla stabilizzazione di oltre duemila dipendenti.

Grazie a queste disponibilità, si produrranno risultati positivi sulla qualità delle cure e sull’assistenza attraverso il Piano Assunzioni e sul Piano di stabilizzazione e riduzione del precariato già in corso.

Sul fronte degli investimenti, il piano 2017 – 2019 prevede investimenti già finanziati per oltre 112,5 milioni di euro di cui 41,5 nel 2018 così suddivisi. In particolare si segnalano interventi di riqualificazione energetica (per 2.750.000 euro nel 2018), attrezzature biomediche per quasi 13 milioni nel 2018, tecnologie informatiche per mezzo milione di euro. Il tutto al netto del progetto per il nuovo ospedale di Cesena. Proprio contestualmente alla progettazione del nuovo Ospedale di Cesena (investimenti di circa 156 milioni di euro) stanno partendo i lavori del Pronto Soccorso al Bufalini, e procede l’opera di manutenzione per tutto il presidio, proseguendo gli interventi di ammodernamento di alcuni reparti (già realizzati, ad esempio, la dialisi e i locali per la fibrosi cistica).