Rubicone
L’ultimo saluto a Nadia Onofri, il parroco: “Il suo amore per gli altri è più forte della morte”
Chiesa parrocchiale di Gambettola gremita oggi pomeriggio per l’ultimo saluto a Nadia Onofri, morta a 60 anni per malattia (vedi notizia richiamata). Tanta la commozione, anche del parroco don Tonino Domeniconi che ha celebrato l’Eucarestia, animata dalla corale parrocchiale. Durante la Messa sono risuonate le parole del Vangelo di Giovanni (capitolo 12): “Se il chicco di grano, caduto in terra, non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto”.
“È un momento di dolore – ha detto il parroco nell’omelia -. Abbiamo bisogno di forza, speranza e consolazione. Queste ci vengono solo dalla fede. La fede ci dice che Nadia ha finito solo il suo cammino su questa terra. Il Signore Gesù ci ha promesso che, dopo la morte, ci sarà una nuova vita. Le sue parole sono più importanti di tutte le parole degli uomini in momenti come questo. La vittoria di Cristo sulla morte è anche la vittoria di Nadia”.
Riferendosi alla malattia di Nadia e al Vangelo del chicco di grano, don Tonino ha voluto ricordare che “la sofferenza non è il termine ultimo, ma il passaggio verso la pienezza della vita”.
“Nadia – il ricordo personale del parroco – ha sempre cercato di fare del bene, di spendersi per gli altri. In parrocchia dava volentieri una mano a preparare da mangiare nei momenti di festa. Il suo amore per gli altri è più forte della morte“.
Al termine della celebrazione, è intervenuto con un breve intervento il marito Gerardo Ambrosini, che ha ricordato Nadia come “sempre disponibile e allegra”, vittima di una “malattia ingiusta”. Le ultime parole di Nadia, ha riferito il marito, “sono state parole di amore e di ringraziamento“, a cominciare dalle sorelle che le sono state accanto nei momenti difficili. “Ciao Nadia, grazie di tutto”, il saluto finale.