Peperoncini cesenati

Una coppia… piccante. Il gioco di parole è sì ambiguo, ma anche immediato se si parla di peperoncino a tavola. Sara Fattori e Giovanni Rizzo hanno una particolare passione: coltivare i migliori peperoncini provenienti da tutto il mondo.

Nella vita di tutti i giorni la 29enne è impiegata commerciale, mentre il marito, 31 anni, è un agente di commercio. Tra i fornelli di casa è nata l’idea di dedicarsi a questa particolare passione. “Quattro anni fa abbiamo ristrutturato la vecchia casa a Sant’Angelo di Gatteo – dice Sara – dove viviamo con il nostro cane Bilbo. Giovanni, appassionato di cucina, sperimenta sempre ricette di ogni tipo. Io, col pollice verde, nutro una forte sintonia col giardinaggio. Nell’orto di casa non è mai mancata qualche piantina di peperoncino tra le diverse coltivazioni che abbiamo”.

La scintilla è scattata durante il lockdown, “l’orto produceva e la cucina di casa sperimentava e – ricorda – proprio in questo delicato momento abbiamo sviluppato una vera e propria curiosità verso il mondo piccante, scoprendo che ogni peperoncino conteneva un sapore unico tra le differenti varietà”. Oltre ai diversi esperimenti, i libri hanno fatto la differenza. “Abbiamo iniziato a studiare e coltivare specie provenienti da tutto il mondo partendo da un piccolo seme. Quest’anno ad esempio, tra le nostre piante vi erano varie tipologie messicane come Habanero e Jalapeno, l’indiano Bhut Jolokia, il giamaicano Jamaican Hot Yellow e il nostro grande classico Tondo Calabrese, senza dimenticare il Carolina Reaper, re indiscusso della scala di Scoville (il metro di giudizio con cui si misura la piccantezza dei peperoncini, ndr)”.

Nel centro-nord Italia il clima in inverno non è però favorevole a questo tipo di coltura. “Il peperoncino è una pianta molto delicata – spiega Sara -. La sua crescita va seguita costantemente. Nel mese di febbraio abbiamo fatto germinare i semi all’interno di una grow box con luce, temperatura e umidità controllata e a inizio estate abbiamo messo le piante a dimora nel terreno così da farle sviluppare col sole estivo”. Oltre al clima, le varietà di peperoncino sono molto delicate perché, “per tutta la sua vita, la pianta è soggetta ad aggressione di funghi e parassiti. Essendo entrambi, mio marito e io, molto sensibili al rispetto dell’ambiente, ci siamo impegnati nell’utilizzo di prodotti biologici ottenendo comunque ottimi risultati in termini di raccolto”.

Una nuova frontiera è stata quella di dedicarsi “oltre al fresco, alla realizzazione dei classici prodotti da tavola come olio piccante e polvere di peperoncino tritato, passando poi a quelli più ricercati, come la composta dolce di peperoncino Habanero “Palla di fuoco” e il sale dolce di Cervia con peperoncino Habanero “Mani brucianti”, risultati dei nostri esperimenti culinari”.

Le idee sono molto chiare per la coppia cesenate. “Spesso si generalizza parlando di “peperoncino” e molti lo associano a un unico sapore. Il nostro obiettivo è quello di far conoscere la varietà di gusti e sensazioni che ogni singolo frutto può regalare”. Grosse novità sono in arrivo nei primi mesi del 2023. “Sarà un anno molto importante per noi – conclude – in quanto abbiamo deciso di metterci in gioco aprendo la nostra azienda agricola, dove i peperoncini saranno i protagonisti, con oltre 60 varietà differenti provenienti da ogni parte del mondo”. Una buona occasione per provarli tutti o quasi, piccantezza permettendo.