Dall'Italia
“Don Gius”, storie di un incontro e di vite cambiate
È ora disponibile tramite Amazon e altri circuiti telematici nonché nelle librerie fisiche Don Gius: storie di un incontro e di vite cambiate, un libro edito da Lindau (19,50 euro), a cura di Micol Mulé, con una prefazione di monsignor Massimo Camisasca. Si tratta di una raccolta di 21 testimonianze di persone che rispondono alla domanda «Come l’incontro con don Luigi Giussani ha riorientato la tua vita fino a farti decidere di imboccare strade inattese, di assumere impegni imprevisti e di realizzare cose che mai avresti immaginato di fare?».
Fra gli autori, anche il cesenate Arturo Alberti. I contributi raccolti sono firmati da: Plinio Agostoni, Arturo Alberti, Pier Paolo Bellini (Widmer), Pigi Bernareggi, Giancarlo Cesana, Paolo De Carli, Mario Dupuis, Mario Lucchini, Paolo Massobrio, Luigi Negri, José Miguel Oriol, Walter Ottolenghi, Robi Ronza, Giovanna Rossi, Lia Sanicola, Eugenia Scabini, Aldo Trento, Alda Vanoni, Antonio Villa, Peppino Zola. Si rievocano inoltre i Servi di Dio Andrea Aziani ed Enzo Piccinini, ed Emilia Vergani.
Don Gius: storie di un incontro e di vite cambiate, edizione raddoppiata di un libro edito privatamente dal Circolo delle Imprese di Milano nel 2021, è diverso pur se complementare rispetto a Ho trovato quello che stavamo cercando, il volume che Jaca Book pubblicò nel 2017 in cui sono raccolte 28 testimonianze di persone che rievocano il loro incontro personale con Giussani negli anni della prima giovinezza.
In Don Gius: storie di un incontro e di vite cambiate scorrono invece testimonianze di vita vissuta che raccontano di esperienze, di fatti e di opere che senza quell’incontro non ci sarebbero state. Nelle testimonianze raccolte sorprende ancora una volta la grande varietà delle persone, del loro carattere e di ciò che di rilevante ricordano di aver realizzato nella loro vita a seguito dell’incontro con don Giussani. Si conferma così ancora una volta che il suo era un richiamo al cristianesimo nella sua essenza, che poi ciascuno si sentiva sollecitato ad attuare nella più grande libertà.
“In tempi di stasi culturale e ideale e quindi anche sociale e politica, come quella in cui viviamo – dicono gli autori – l’esperienza cristiana può ancora una volta produrre impensabili novità, anche in campo pubblico. Il libro è un segno di speranza in un cambiamento che può accadere”.