Francesco Zanotti è il nuovo presidente dell’Ucsi Emilia-Romagna

L’Ucsi Emilia-Romagna ha un nuovo presidente. Si tratta di Francesco Zanotti, direttore del nostro settimanale interdiocesano. È stato eletto per acclamazione alla guida dell’Unione stampa cattolica italiana (Ucsi) dell’Emilia Romagna dal rinnovato consiglio direttivo uscito dall’assemblea che si è svolta ieri all’Istituto Veritatis Splendor, a Bologna. 

Nel nuovo direttivo sono stati eletti anche Elena Boni, Massimiliano Borghi, Giovanni Bucchi, Raffaele Facci, Sergio Fantini, MariaElisabetta Gandolfi, Roberto Zalambani, Gabriella Zucchi. Vicepresidente è stata eletta MariaElisabetta GandolfiGabriella Zucchi è stata confermata tesoriere. Nel direttivo entrano anche, di diritto, gli ex presidenti, Giorgio Tonelli, Alessandro Rondoni, Antonio Farnè e Matteo Billi. Alberto Lazzarini partecipa come presidente Ucsi Ferrara ed è anche tesoriere nazionale.

“L’Ucsi è un luogo dove ci si può ritrovare, confrontare, ispirare – ha detto il direttore, subito dopo essere stato eletto, al convegno organizzato dall’Ufficio Comunicazioni Sociali della Ceer e dall’Ordine in occasione del patrono dei giornalisti, San Francesco di Sales-. Spesso il rischio è rincorrere le notizie, e ritrovarsi da soli. Serve allora un luogo dove confrontarsi, è un’opportunità”

“La prima cosa che mi viene in mente quando penso all’Ucsi – aveva detto al mattino in assemblea – sono dei nomi e dei volti, che hanno una concretezza, a cominciare da Matteo Billi (presidente uscente dell’Ucsi Emilia-Romagna), che mi ha chiesto la disponibilità di proseguire questa storia, don Marco Baroncini, Alessandro Rondoni, Giorgio Tonelli, Giulio Donati, monsignor Ernesto Vecchi, monsignor Giovanni Mosciatti. 

C’è un po’ di tremore per assumere questo impegno. Credo sia importante proseguire sulla strada della formazione professionale: un lavoro da portare avanti assieme con Ordine e tanti altri. Ucsi è l’occasione di confronto. È mettere insieme storie, vite e professionalità. Nella Chiesa vogliamo condividere: mettiamo insieme il nostro essere, non solo il fare”. 

La nostra, ha proseguito Zanotti, è “una professione che ci chiama ad appassionarci, a mettersi in sintonia con la gente. Cosa siamo chiamati a fare? Ad essere compagni di viaggio, con il nostro stile. Non è solo un mestiere, ma qualcosa di più”. 

Coraggio e libertà, responsabilità (“occorre giocarsela sempre, la libertà è anche questo”), tenerezza e rispetto, (questo lo stile per dire “verità nella carità”) essere “audaci e creativi”, per dare corpo al “meraviglioso annuncio” che abbiamo da dare: sono alcuni dei “fili” che il nostro direttore ha estratto dal Messaggio di Papa Francesco per la Giornata delle Comunicazioni sociali 2023 e che rilancia come pietre della professione. Serve “pazienza e attesa”, una “Chiesa dalle braccia aperte”, giornali come “piazze aperte”, nel quale confrontarsi e “osare”, non temere di fare qualcosa oltre gli schemi. “Per dire bene occorre amare bene”, conclude citando il Papa. Per una comunicazione “gentile e profetica”.

“Per me è stata un’esperienza bella, ricca, variegata, intensa e provante in certi momenti – spiega il presidente uscente Matteo Billi – perché siamo un’associazione di volontari e, come tali, abbiamo tanto altro da fare. Il periodo della pandemia è stato provante. La missione dell’Ucsi è portare la visione cristiana cattolica nel mondo del giornalismo e non è una cosa semplice. Apriamo i giornali tutti i giorni e vediamo come vengono trattate certe notizie, certe categorie e certe situazioni ed è una lotta quotidiana. L’Ucsi deve stare in questo mondo e far valere la propria voce. La sfida principale è quella dei giovani. Credo sia necessario andare nelle scuole, sin dalle medie”.