In volo con l’Aeronautica militare

Avrei preferito che il mio battesimo di volo fosse in un comodo aereo di linea verso qualche località esotica, invece è avvenuto oggi, venerdì 17 febbraio, alle 13,50, a bordo di un Siai-Marchetti 208 dell’Aeronautica militare.

Autorità, fotografi e giornalisti hanno avuto il privilegio di provare l’ebbrezza del volo acrobatico con partenza e arrivo dall’aeroporto di Forlì su uno dei cinque aerei monomotore ad ala bassa a quattro posti, fabbricati nella seconda metà degli anni ’60 e utilizzati dall’Aeronautica militare per l’addestramento. 

Dall’alto tutto si relativizza: le auto diventano formichine che camminano in fila, gli edifici sembrano quelli di un plastico di Bruno Vespa. Il territorio forlivese, grazie ai cieli tersi, ha dato bella mostra di sé soprattutto per le tante aree ancora verdi o agricole.

La sensazione, per chi non hai mai volato (in ogni caso, a bordo di un aereo militare non è esperienza comune) è stata quella di essere sulle montagne russe. Nel viaggio non sono mancate alcune turbolenze accompagnate da mal di viaggio al variare della quota, ma gli aggettivi che si potrebbero utilizzare per descrivere quanto vissuto sarebbero tutti insufficienti. Un’esperienza incredibile che non può essere descritta attraverso parole o immagini, seppure notevoli come quelle scattate dal fotografo Urbano Sintoni, mio compagno di volo.

Dopo il decollo singolo, è seguito il “trenino” in formazione e poi quattro virate “sfogate”. Secondo l’enciclopedia del volo, si tratta di una manovra inventata da Max Immelmann, asso dell’aviazione tedesca della Prima guerra mondiale, che consiste in “una cabrata molto decisa, sino a portare il velivolo quasi in verticale, seguita da una virata con le ali a coltello e quindi una picchiata e richiamata sino a rientrare sulla stessa quota e traiettoria iniziale voltati di 180 gradi”. L’abile pilota ce l’ha descritta come una delle manovre più semplici e innocue, ma devo ammettere che per me e Urbano non è stata una passeggiata. Verso l’aeroporto, i velivoli si sono poi ricompattati percorrendo l’ultimo tratto, prima dell’atterraggio, con una formazione a diamante.

In volo, prima di noi, insieme sullo stesso aereo sono saliti anche il prefetto di Forlì-Cesena Antonio Corona, il vescovo di Forlì-Bertinoro Livio Corazza e il sindaco di Forlì Gian Luca Zattini, che discorrevano di protezione divina e ultime volontà. Su un altro mezzo anche la parlamentare forlivese Rosaria Tassinari, che ostentava più sicurezza.

L’iniziativa didattica

Quella vissuta oggi è stata l’anteprima di un’iniziativa proposta alle scuole forlivesi dal 60esimo Stormo di Guidonia (Roma), in occasione del centenario dell’Aeronautica militare (1923-2023). Un’esperienza unica realizzata in collaborazione con il Comune di Forlì, l’Ufficio scolastico territoriale, e Fa – Forlì Airport, che è stata presentata alla stampa prima dell’esperienza di volo.

Il Corso di cultura aeronautica “In volo con l’Aeronautica militare”, a cui partecipano circa duecento studenti di sei scuole secondarie di secondo grado di Forlì, è suddiviso in due parti. Questa settimana i ragazzi sono stati impegnati in un ciclo di lezioni teoriche (con test finale) sui principi dell’aerodinamica, sugli strumenti di bordo e la sicurezza del volo con accenni alla meteorologia e al controllo del traffico aereo. La prossima settimana vivranno la stessa esperienza del volo in formazione con aereo militare provata oggi dai giornalisti. Chi ha ottenuto i punteggi più alti al test teorico potrà sedersi al posto di pilotaggio e partecipare anche a uno stage nazionale. A conclusione dell’esperienza sarà consegnato a tutti un attestato in Municipio.

“I Corsi di cultura aeronautica – ha detto il colonnello Michele Cesario, comandante del 60esimo Stormo – sono parte integrante del programma del centenario dell’Arma Azzurra che il 28 marzo festeggerà il compleanno a Roma alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Per l’occasione i nostri velivoli, i Siai U-208, vengono presentati a Forlì per la prima volta con la livrea commemorativa realizzata da Visual Bassodesigner e Wrapping Publicor”. La scelta di Forlì come prima tappa di un percorso che toccherà le scuole di altre città italiane è stata motivata dal fatto che la città romagnola è stata la prima a ospitare un Istituto tecnico aeronautico, il “Baracca”.

“È un onore ospitare questo corso – ha detto Andrea Gilardi, direttore commerciale Fa – perché ci consente di implementare la conoscenza dell’aeroporto di Forlì, più vivo che mai, orgoglio e opportunità di ricchezza per il territorio romagnolo”

Il sindaco di Forlì Gian Luca Zattini, dopo aver sottolineato il “momento importantissimo per i nostri ragazzi”, ha annunciato che “a Forlì ci sono le condizioni per istituire un Polo aeronautico. Abbiamo l’aeroporto “Ridolfi”, l’Istituto aeronautico “Baracca”, la facoltà di Ingegneria aeronautica e l’Enav, la scuola dei controllori del traffico aereo, oltre a una tradizione professionale che include gli eroi di guerra Spazzoli e Casadei”.

Ultimo intervento, quello del dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale Mario Maria Nanni. Nelle sue parole il “grazie all’Aeronautica militare che ci offre la possibilità di proporre alle scuole qualcosa di straordinario che da soli non avremmo mai potuto realizzare e che potrebbe contribuire a sviluppare nuove vocazioni professionali”.

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Di seguito, l’ampia fotogallery a cura di Sandra e Urbano fotografi (Cesena).

httpss://www.flickr.com/photos/corrierecesenate/albums/72177720306094569