Dall'Italia
Ucraina: Draghi, “continuare a cercare una soluzione negoziale alla crisi” e “sostenere famiglie e imprese in questa fase di rallentamento”
“Nelle scorse settimane abbiamo mostrato grande unità nel condannare la Russia, sostenere l’Ucraina, cercare una soluzione negoziale alla crisi in corso. Intendiamo continuare a farlo, a partire dal Consiglio europeo straordinario di fine mese. Allo stesso tempo, dobbiamo muoverci per sostenere le famiglie e le imprese europee in questa fase di rallentamento”. Lo ha dichiarato questa mattina il presidente del Consiglio dei ministri, Mario Draghi, nelle dichiarazioni alla stampa che hanno fatto seguito all’incontro con la prima ministra finlandese, Sanna Marin, ricevuta a Palazzo Chigi.
Il premier h anche sottolineato che “il Next Generation Eu è una straordinaria occasione per riformare le nostre economie e mettere in campo gli investimenti necessari a renderle più eque, competitive, sostenibili”. “L’Italia è consapevole di questa sfida”, ha assicurato Draghi: “Vogliamo muoverci con rapidità ed efficienza e utilizzare al meglio le risorse che abbiamo a disposizione”. “Allo stesso tempo, sappiamo bene che il percorso di integrazione europea, che Italia e Finlandia sostengono, non è completo”, ha proseguito il premier, secondo cui “la guerra in Ucraina ci mette davanti a sfide strategiche enormi, che non possiamo affrontare da soli, con i singoli bilanci nazionali”. “Dobbiamo adottare strumenti aggiuntivi, per contenere l’impatto dei costi dell’energia e investire nella transizione energetica, nella ricostruzione dell’Ucraina. E dobbiamo costruire una vera difesa europea, complementare alla Nato, per contribuire alla protezione dei nostri valori fondanti, delle nostre istituzioni”, ha evidenziato il premier, convinto che “questo è il momento delle scelte e vogliamo che l’Unione europea scelga di essere protagonista”.
La richiesta di adesione alla Nato avanzata dalla Finlandia “è una chiara risposta all’invasione russa dell’Ucraina e alla minaccia che rappresenta per la pace in Europa, per la nostra sicurezza collettiva. L’Italia appoggia con convinzione la decisione della Finlandia, così come quella della Svezia”, ha proseguito Draghi.
Il premier ha ricordato che Finlandia e Svezia “sono due Stati membri dell’Unione europea, che già cooperano strettamente con la Nato, della quale condividono i valori fondanti e di cui contribuiranno a rafforzare le capacità. Vogliamo velocizzare le procedure interne per rendere l’adesione effettiva nel più breve tempo possibile. E intendiamo sostenere la Finlandia e la Svezia in questo periodo di transizione”. “Dalla fine della Seconda Guerra Mondiale, i nostri Paesi sono compagni di strada”, ha proseguito Draghi, sottolineando che “Italia e Finlandia sono stati ammessi alle Nazioni Unite nello stesso anno, nel 1955”. “I rapporti bilaterali sono eccellenti e negli ultimi anni hanno visto un progressivo rafforzamento, in particolare sul piano economico e commerciale”, ha aggiunto il premier: “Auspico possano consolidarsi ulteriormente, soprattutto in settori innovativi come la farmaceutica, le biotecnologie, l’elettronica. Nel 1995 la Finlandia è entrata a far parte dell’Unione europea e da allora collaboriamo in modo molto stretto anche in questa sede”.