Fumo, peso sedentarietà: i dati in Romagna

Un quinto degli over 65enni nel territorio dell’Ausl Romagna è affetto da una patologia cronica (malattie cardiovascolari, malattie respiratorie croniche, diabete). E a Ravenna il dato si alza al 22,2% negli uomini. E rischia di peggiorare, spiegano dall’Ausl Romagna, alla luce di una serie di statistiche raccolte attraverso il sistema di sorveglianza “Passi” che raccoglie le abitudini su alimentazione, attività fisica e fumo un un campione di 880 romagnoli. Questa mattina alla direzione dell’Ausl della Romagna si è fatto il punto du questi dati e sulle strategie per proporre nuovi stili di vita.

Tre gli ambiti sui quali la direttrice del Dipartimento di Igiene Pubblica Raffaella Angelini, ha lanciato l’allarme: l’obesità infantile, la sedentarietà e il fumo.

Il fumo

“Il fumo, anzitutto, è uno dei fattori d rischio più importante”, ha sottolineato Giulia Silvestrini, responsabile della Struttura semplice dipartimentale sulla Sorveglianza della malattie e i fattori di rischio. Nel territorio dell’Ausl Romagna 2,5 persone su 10 sotto i 65 anni hanno una dipendenza da nicotina. Per quel che riguarda gli over 65, fuma una persona su 10 e quattro lo hanno fatto nel loro passato. Il dato è un po’ più alto sia nella provincia di Ravenna (29,2% per gli uomini e 21,12% per le donne) che in quella di Forlì-Cesena (29,4% e 24,2%), meno a Rimini. “Fumano di più le persone più vulnerabili, con bassa istruzione e difficoltà economiche”.

L’alimentazione

Traspare preoccupazione da parte dell’Ausl sui dati relativi all’obesità, in particolare quella infantile. “Abbiamo notato un aumento di peso dei bambini tra 8 e 9 anni: il 25% di essi è in sovrappeso e 7% soffre di obesità”. Un dato su base regionale, che diminuisce nelle fasce d’età fino a 24 anni e poi risale, con un 33% di persone che hanno problema di peso tra 25 e 34 anni, un 45% % tra 35 e 49 fino a raggiungere il 60% della popolazione tra i 70 e 79 anni. Mediamente quasi un maschio su due (il 48,9%) in Romagna ha un eccesso ponderale. Nella media, la provincia di Ravenna mentre si abbassa a 47% a Forlì-Cesena. “Nella pandemia il fumo si è ridotto – analizza la dottoressa Silvestrini – ma l’alimentazione è peggiorata. Sul sovrappeso e l’obesità molto è legato alla globalizzazione: l’aumento ponderale nelle persone l’abbiamo notato da almeno 10 o 15 anni”.

Il movimento

Un dato connesso anche all’insufficiente attività fisica dei romagnoli: una persona su due, secondo il sistema Passi non si muove abbastanza, cioè non raggiunge l’obiettivo minimo di 150 minuti di attività fisica a settimana

L’analisi

“L’indice di vecchiaia aumenta di anno in anno – è l’analisi della dottoressa Angelini -. Siamo a circa 200 anziani ogni 100 bambini. Questo è un problema demografico, certo, che ha un effetto concreto sulla salute. All’aumento dell’età aumenta il carico di malattie croniche nella popolazione. Il nostro obiettivo, in questo contesto è ‘dare vita agli anni e non solo dare anni alla vita’. Oltre il 50% delle cause di morte sono il risultato di fattori di rischio modificabili: fumo, alcol, ipertensione, colesterolo, sovrappeso e scarsa attività fisica. Spesso combinati. Su questo fronte non basta dare un farmaco. Occorre raggiungere le persone e proporre alternative al loro stile di vita”

Come? “Per promuovere l’attività fisica – ha spiegato Giuseppe Attisani, responsabile della Struttura semplice dipartimentale di Medicina dello Sport – il sistema migliore è l’organizzazione dei gruppi di cammino che offrono vantaggi dal punto di vista fisico e anche sociale e psicologico. Sono 61 i gruppi censiti nel territorio dell’Ausl Romagna. E si possono trovare sul sito “mappe della salute” (www.mappedellasalute.it

Tante anche le iniziative di educazione all’alimentazione corretta. A partire da “Il carrello della salute”,eventi di gruppo che hanno permesso di parlare di alimentazione a circa 800 romagnoli. Ci sono poi veri e propri laboratori di cucina salutare: serate con cuoco e dietista che offrono strumenti per cambiare il proprio comportamento alimentare. E infine dei  percorsi per i bambini in sovrappeso in fase di sviluppo, che coinvolgono medici, psicologi e medicina dello sport. A Ravenna si tiene al Cmc. “Sono una sessantina i bambini e i ragazzi presi in carico nel 2023”.

La prevenzione passa anche dall’informazione sulle cadute negli anziani. Da questo punto di vista il Dipartimento propone incontri con associazioni dei pensionati e corsi di rinforzo muscolare nelle Case della comunità.

“La strategia? – sintetizza la dottoressa Silvestrini -. Prossimità, gratuità ed equità”.

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