Emilia-Romagna, entro marzo vaccinati tutti gli ultraottantenni

Un piano flessibile, “senza illusioni”, in base all’approvvigionamento delle dosi di vaccino disponibili. È quello presentato poco fa alla stampa dal presidente della Regione Stefano Bonaccini e dall’assessore regionale alla Salute Raffaele Donini.

“Siamo tra le regioni che vaccinano di più, il 12 per cento del totale – ha premesso Donini -. Abbiamo buona ragione di ritenere che vengano presto confermate le 315.634 dosi vaccinali che la struttura commissariale ha indicato e questo significa altre 116.960 persone che possono completare il ciclo di immunizzazione e portarci avanti con la popolazione target che abbiamo individuato come prima fascia. Si tratta – ha ricordato Donini – di operatori sanitari, medici, farmacisti convenzionati, odontoiatri, operatori e ospiti delle case di riposo e le persone con età maggiore di 80 anni. Abbiamo chiesto anche al governo di valutare con molta attenzione di inserire questa prima fascia anche i disabili al 100 per cento. Questa prima fase è in corso di esecuzione e abbiamo raggiunto ottimi risultati”.

“È cominciata nei giorni scorsi la vaccinazione degli ultraottantenni in assistenza domiciliare – ha aggiunto l’assessore regionale -. Presto, con una lettera a firma del presidente Bonaccini, verranno informati tutti gli ultraottantenni residenti in Emilia-Romagna. In queste lettere, che saranno spedite dalla prossima settimana, saranno indicate le modalità di iscrizione e di prenotazione”. Per tutte le altre categorie, la possibilità di prenotazione sarà attivata progressivamente, sulla base del piano vaccinale.

La vaccinazione delle persone in prima fascia verranno ultimate fra febbraio e marzo. “A seguire, partiranno subito le somministrazioni alle persone rientranti in seconda fascia: persone dai 60 ai 79 anni e quelle con morbosità severa”. Fra le patologie, quelle respiratorie, cardiologiche, neurologiche, oncologiche, diabetiche, insufficienza renale, obesità grave, immunodeficienza, sindrome di Down. In seconda fascia anche “gli insegnanti e il personale scolastico ad alta priorità”.

“La terza fase – ha ricordato Donini – riguarderà le persone con un morbosità moderata, i lavoratori dei servizi essenziali, le comunità,tra cui quelle religiose e le carceri. La quarta fase coinvolgerà tutta la popolazione residente”. Ma per queste due fasi mancano ancora i tempi e i dettagli.

Per quanto riguarda i punti di prenotazione ci saranno i Cup (anche telefonici), le farmacie, il Fascicolo sanitario elettronico, il Portale regionale Salute e si stanno attivando anche i medici di medicina generale. 

“Abbiamo la possibilità di attivare nel territorio dell’Emilia Romagna dai 12 attuali fino a 70 punti vaccinali coinvolgendo oltre 525 operatori e somministrando 315mila vaccini alla settimana – ha aggiunto Donini -. L’organizzazione si attiverà a seconda della disponibilità dei vaccini consegnati settimanalmente dalle case farmaceutiche (Pfizer e Moderna e presto anche AstraZeneca e J&J). Importante potrà essere l’apporto dei medici di medicina generale, che sarà definito sulla base di un accordo nazionale che è in fase di chiusura in questi giorni”.  

“Con la nostra organizzazione siamo in grado di somministrare fino a un milione di vaccini al mese e di vaccinare tutti i cittadini entro l’estate – ha detto Bonaccinise le dosi ci fossero. Bisogna evitare di illudere la popolazione e dire semplicemente che siamo in grado di fare tutto quello che serve rispetto a tutte le dosi che arriveranno. Al momento pare che i ritardi accumulati comincino in parte a essere ridotti. Una volta arrivate le dosi, la Regione ha un’organizzazione efficiente e oliata capace di attivarsi”.