Dall'Italia
Emma Benini, giovane attrice dalla Romagna a Rai Uno
Il suo volto appare nella recentissima serie tv della Rai, “La fuggitiva”. Il suo ruolo, benché non molto ampio, è tuttavia di grande importanza, in quanto impersona la protagonista, Vittoria Puccini, da adolescente. Parliamo di Emma Benini, giovane attrice cervese, che ha studiato al Liceo “Monti” di Cesena e dopo la scuola ha intrapreso la carriera di attrice. L’esordio è stato importante, con il film “Tutto liscio” (2019) in cui Emma recitava accanto a interpreti come Ivano Marescotti (che dell’attrice è stato maestro d’arte) e Maria Grazia Cucinotta, che nel film era la madre di Emma. Come abbiamo ricordato, ora Emma partecipa alla serie tv “La fuggitiva”, in onda su Rai Uno dal 5 al 26 aprile. Abbiamo incontrato l’attrice per farci raccontare questa esperienza.
Come sei arrivata a questa produzione?Ho fatto più di un anno fa il primo provino, nel settembre 2019, a Roma. Poi sono stata richiamata dopo qualche mese, per il secondo provino, e infine per il terzo. A febbraio 2020 ho ricevuto la chiamata con la conferma che ero stata scelta per un ruolo piccolo ma importante, dato che sono la protagonista da adolescente. Col Covid tutto si è fermato, e mi hanno chiamata a girare a settembre invece che a maggio. Sono arrivata a Roma proprio il 27 settembre, giorno del mio compleanno: è il terzo compleanno di fila che passo a recitare, e ne sono lietissima.
Raccontaci come si sono svolti i provini. Come mai ben tre?Il primo serviva per capire se ero la scelta giusta per il personaggio, e l’ho fatto di fronte alla casting director Adriana Sabbatini, che è stata gentilissima e mi ha aiutato tanto. Il secondo provino si è svolto di fronte al regista Carlo Carlei. Infine è stata la volta del terzo provino: questa volta ero in costume e truccata, ed hanno assistito anche i produttori.
Dove hai girato le tue scene?Io ho girato a Roma, Terni e Tivoli, dove è stata ricreata la città di Sarajevo. A Roma, per la precisione, abbiamo girato a Monte Mario, all’ex ospedale psichiatrico.
Per quanto tempo sei stata impegnata?Una settimana: il mio personaggio è piuttosto piccolo, però, essendo la versione giovanile della protagonista, è fondamentale per lo sviluppo della trama. In particolare, ho dovuto sostenere anche delle scene di azione abbastanza impegnative. Sono persino andata, per conto mio, a lezione di boxe per essere più efficace. Finito di girare sono rimasta in contatto col regista, e con l’attore ceco Ivan Franek: un artista straordinario, che mi ha messo a mio agio e mi ha trasmesso tantissimo. Ho imparato tanto anche solo guardandolo.
Hai avuto contatti con la “te stessa” adulta?Purtroppo no, perché lei aveva già finito di girare prima che iniziassi io. Mi sarebbe piaciuto, perché ho una grande stima ed ammirazione per Vittoria Puccini.
Sintetizzando, quali sono secondo te i pregi di questa serie?È una serie di azione, un thriller con molte scene dinamiche. È stata girata con vivacità. C’è però anche tanto cuore. È la storia di una mamma che agisce per amore.
Emma ha tanti altri progetti, di cui per ora non vuole parlare, per scaramanzia: si guarderà nei prossimi giorni in televisione la serie di cui fa parte, vedendosi giovane e adulta insieme.