Dall'Italia
Meeting Rimini: Vezzali (sottosegretario), abbiamo tutti bisogno di uno stile di vita sano. Lo sport è salute”
(Da Rimini) “Siamo sportivi da divano. Invece abbiamo tutti bisogno di uno stile di vita sano. Lo sport è salute”: lo ha detto Valentina Vezzali, sottosegretario di Stato allo sport, intervenendo oggi al Meeting di Rimini in un incontro intitolato “Coraggio della sfida. Andare oltre i limiti”. Un evento che ha fornito anche l’occasione per rievocare l’anno esaltante dello sport italiano: la vittoria agli Europei di calcio e nello stesso giorno la prima presenza a una finale di Wimbledon di un tennista nostrano. Poi le Olimpiadi di Tokyo, con 40 medaglie per gli azzurri, di cui 10 d’oro. Un risultato storico, con la vittoria nel salto in alto, nei cento metri e nella staffetta 4×100.
Partendo da questi successi, Vezzali, pluricampionessa olimpionica, con sei ori e cinque partecipazioni, ha aperto un giro di interventi ricordando che “parlare di sfide significa affrontare rischi e superare paure. Anche la paura del mio io, il mio limite più grande, e del fallimento che si può incontrare. L’ambiente in cui ho vissuto e le persone che mi hanno seguito mi hanno sempre aiutato a superare tutte le difficoltà, ma solo chi corre rischi può superare i limiti. Con lo sport si imparano le regole e si impara a rispettare le regole. Lo sport è un grande maestro di vita”. “L’Italia è quintultima in Europa per numero di praticanti sportivi – ha aggiunto Vezzali -. Siamo sportivi da divano. Invece abbiamo tutti bisogno di uno stile di vita sano. Lo sport è salute”.
Poi ha posto l’accento sulla mancanza di strutture sportive adeguate, citando la storica medaglia d’oro alle recenti olimpiadi di Tokyo nell’inseguimento su pista. “Questo succede in un Paese – ha rimarcato il sottosegretario di Stato – che ha un solo velodromo al coperto e che adesso è in manutenzione, perché ci piove dentro. Non si può continuare a vivere di miracoli”. Vezzali ha parlato anche di sport e scuola dicendo che ha proposto l’insegnante di educazione fisica alle elementari e che sarà a disposizione un miliardo dai fondi Pnrr da utilizzare per impianti sportivi e parchi urbani. Una battuta l’ha avuta anche per la parità di genere, ormai raggiunta tra gli atleti, ma “lontana tra i dirigenti. Su 44 federazioni nazionali, una sola ha come presidente una donna”.