Dall'Italia
Coronavirus. Interclub digitale per il Rotary con l’ad del Sole 24 ore, Giuseppe Cerbone
Conviviale inedita, per un interclub del Rotary promosso da Filippo Raffi presidente del club Cervia-Cesenatico, quella che si è tenuta due sere fa. Giuseppe Cerbone, amministratore delegato del “Sole 24 ore” è intervenuto per fornire uno sguardo sui possibili scenari economici del dopo emergenza Coronavirus.
Il ruolo, il percorso personale e professionale del relatore, con lunghe e importanti esperienze di studio (Harvard e Oregon State University) e di lavoro negli Usa, hanno richiamato sulla piattaforma Zoom adottata per l’occasione 247 persone online da tutta Italia, con collegamenti anche dall’India e dalla Martinica. In tutto 16 i club coinvolti durate la serata. Nello stesso collegamento è stata avviata un raccolta fondi per l’acquisto di attrezzature mediche per l’ospedale “Morgagni” di Forlì.
In avvio di intervento Cerbone non ha potuto fare a meno di accennare al ruolo dell’informazione, dopo avere chiarito che sarebbe intervenuto a titolo strettamente personale. “Può sempre condizionare le persone, anche nel campo dell’economia. Quindi, all’informazione è assegnata una grande responsabilità”.
Cerbone ha posto l’attenzione su alcuni risvolti immediati. Avremo diversi impatti dal punto di vista sanitario, come stiamo già vedendo non poco, quello economico, finanziario, sociale, dei diritti umani e della fiducia. “Sì, perché tutta l’economia si basa sulla fiducia. E oggi gli indici sulla fiducia sono tutti in calo, mentre aumenta la difesa degli interessi nazionali”.
Il relatore ha descritto anche i possibili riflessi sul fatturato dell’industria. Scenari tutti negativi, difficili da pronosticare. Comunque, ha detto, ci saranno riverberi anche sul 2021. “I settori più colpiti dalla crisi sono il turismo, quello dei trasporti, in particolare quello aereo, la moda, la casa. Tutto ciò porterà a un aumento della disoccupazione con effetti sociali di non poco conto. Ci sono anche settori che nella crisi, come sempre avviene, crescono. Tutto il biomedicale vede una crescita imponente. Poi il commercio online, la farmaceutica, il settore ortofrutticolo”.
E l’export, voce così importante per il nostro Paese, come andrà a finire? “Subirà una battuta d’arresto – ha detto il relatore -. Certe importazioni dall’Italia verranno stoppate e alcune nostre fette di mercato verranno occupate da altri. Non sarà semplice recuperarle. Rischiamo di perdere anche il primato mondiale nel settore delle macchine utensili. Ci si baserà molto di più sul consumo interno. Nel momento della ripartenza, ci vorrà un’azione molto decisa”.
Ci saranno le risorse necessarie? “Ce ne aspettiamo molte di più rispetto a quelle finora annunciate – ha incalzato Cerbone -. Potrebbe venire una spinta favorevole dagli investimenti pubblici. Bisognerà dare lavoro a chi non ce l’ha. Occorrerà sburocratizzare e semplificare la macchina statale”.
E il turismo, con l’estate fra poco alle porte e tanto importante per la Romagna? “Sarà molto difficile riprendersi per questo settore – ha aggiunto l’ad del Sole -. Non vedremo nessun straniero nell’estate 2020. Oggi, all’estero, siamo visti un po’ come gli untori di manzoniana memoria. L’onda sarà lunga. Crescerà l’interesse a dipendere meno dagli altri Stati. Intravedo nell’economia circolare, più che nella semplice green economy, una chiave del futuro sviluppo a livello europeo”.
Infine, una nota sulla questione sociale, “una delle bombe che abbiamo sotto la sedia”, ha aggiunto Cerbone. “In questa situazione di emergenza sta perdendo fatturato l’industria dell’illegalità, con tutto ciò che questo porta con sé. Le infrastrutture da ricostruire e sistemare potrebbero costituire un’occasione per dare lavoro a tanti che non ce l’avranno più. Ma rimane la domanda: molti saranno disponibili a cambiare il proprio stile di vita?”.