Coronavirus, Protezione civile: attualmente 85.388 persone positive in Italia

In Italia, per il Coronavirus Covid-19, attualmente ci sono 85.388 persone positive, con un incremento di 2.339 rispetto a ieri.

Il numero totale dei guariti è complessivamente di 19.758, 1.480 in più rispetto a 24 ore fa. “Purtroppo, oggi registriamo 766 nuovi deceduti”, per un totale di 14.681. I tamponi totali “effettuati alla data odierna sono 619.849 e tra ieri e oggi ne sono stati eseguiti oltre 80mila”. Lo ha affermato questa sera il capo dipartimento della Protezione civile e commissario all’emergenza, Angelo Borrelli, nel corso della quotidiana conferenza stampa per fare il punto sulla situazione in Italia.

Per quanto riguarda i casi attualmente positivi, 4.068 persone sono in terapia intensiva, 28.741 sono ricoverati con sintomi mentre 52.579 (il 62 per cento) sono in isolamento domiciliare senza sintomi o con sintomi lievi.

Borrelli ha comunicato che, per quanto riguarda le donazioni al Dipartimento della Protezione civile, “a oggi abbiamo raccolto 104.274.748 euro. Voglio ringraziare tutti i donatori, piccoli e grandi, che hanno effettuato un versamento sul contro del Dipartimento. Rispetto a ieri, sono stati spesi in totale 11.519.000 euro per l’acquisto di dispositivi per la protezione individuale e di ventilatori”.

Tra domani e domenica “partirà il primo contingente della task force degli infermieri che andranno nelle Regioni più colpite, Lombardia, Emilia-Romagna, Piemonte, Liguria, Marche, Valle d’Aosta e Trentino Alto Adige”, ha aggiunto Borrelli.

Per quanto riguarda la “fase 2”, ha precisato il commissario, “al momento c’è una sola data che è quella del 13 aprile così come ha annunciato il presidente del Consiglio dei ministri. Purtroppo oggi alcune mie parole sono state equivocate. Avevo detto chiaramente che le misure sarebbero state determinate in relazione all’evoluzione della situazione in atto e che quello che stiamo fronteggiando è un virus nuovo, per questo motivo è difficile fare previsioni ed abbassare la guardia”.