Dall'Italia
Tavolo ecclesiale dipendenze. Squillaci: “Vivere la relazione per vincere le povertà e riaccendere la speranza”
Comunità di accoglienza e di recupero, centri di ascolto, spazi educativi che si confrontano ogni giorno con le diverse facce della dipendenza (da sostanze, da gioco d’azzardo, da dispositivi elettronici…) appartenenti alle organizzazioni che aderiscono al Tavolo ecclesiale dipendenze (Ted) – Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII, Casa dei Giovani, Compagnia delle Opere-Opere sociali, Comunità Emmanuel, Comunità di Sant’Egidio, Coordinamento nazionale comunità di accoglienza (Cnca), Federazione italiana comunità terapeutiche (Fict), Salesiani per il sociale-Federazione Scs/Cnos, in collaborazione con la Caritas italiana – sabato 9 e 16 novembre apriranno le loro porte con eventi rivolti alla cittadinanza, alle agenzie educative e alle comunità ecclesiali, in occasione del 2° Open day delle comunità. “Vivere la relazione per motivare la speranza” è lo slogan dell’edizione di quest’anno. Sul sito c’è la mappa con tutti gli eventi organizzati.
“La povertà oggi ha diversi volti. Le povertà esistenziali, con le quali ci confrontiamo purtroppo all’interno dei nostri servizi, potrebbero sembrare lontane ma non è così. Per questo, la scelta delle date non è casuale: il 17 novembre sarà la terza Giornata mondiale dei poveri. Vogliamo inserire i nostri Open day in prossimità di questa data per far capire che la povertà è anche esclusione e solitudine”, spiega Luciano Squillaci, presidente della Fict ed esponente del Tavolo ecclesiale dipendenze, presentando la seconda edizione dell’iniziativa. “L’idea di fondo – afferma Squillaci – è mostrare anche questo volto della povertà e, allo stesso tempo, togliere un po’ lo stigma che molto spesso si portano dietro le persone che vivono una dipendenza patologica, evidenziando come, in realtà, siano percorsi umani molto spesso frutto di esperienze drammatiche vissute in precedenza e facilitando, così, l’incontro”. Di qui un auspicio: “Con questi Open day vorremmo passare dalle comunità alla comunità, ricordando a noi stessi, ai nostri ragazzi e a chi sta al di fuori che le comunità possono essere una risorsa del territorio”. Al momento sono un’ottantina le iniziative promosse in occasione dell’Open day. La seconda edizione parte già da una buona base: l’esperienza positiva del primo Open day. “Aprire le nostre comunità ai territori ci ha permesso di scoprire le straordinarie possibilità che nascono dall’incontro: sono nate iniziative di volontariato all’interno dei nostri servizi ma anche nostre attività più strutturate nel territorio in cui siamo presenti diventando risorsa per tutti. Da qui l’idea per quest’anno di scegliere come tema la relazione per motivare e riaccendere la speranza”.
La cooperativa di Bessimo onlus, aderente al Cnca e impegnata prevalentemente nel campo del recupero e reinserimento di soggetti tossicodipendenti, partecipa all’Open day aprendo le porte delle sue comunità di Bessimo (Bg), Cremona, Fara Olivana (Bg) – dove il 16 novembre sarà presente anche il presidente del Cnca, Riccardo De Facci – e Paitone (Bs) e del nuovo Servizio residenziale per il contrasto al gioco d’azzardo patologico “Fantasina: Regina di Cuori” avviato ad aprile a Cellatica (Bs).“Vogliamo mostrare l’interno dei nostri servizi per far capire che le dipendenze possono essere affrontate, gestite e curate, per affermare che la solitudine, che deriva da esse e che esclude dagli affetti, dalla famiglia, dalla società, può essere contrastata”, afferma il presidente di Bessimo onlus, Giovanni Zoccatelli.
La comunità terapeutica “Regina della Speranza”, che fa parte della Comunità Papa Giovanni XXIIII, promuove un “mini tour” guidato all’interno della struttura per i partecipanti all’evento“per raccontare la vita della comunità a piccoli gruppi attraverso gli ambienti che la compongono e la narrazione di ciò vi avviene”. L’Open day, domenica 10 novembre, si avvierà con l’accoglienza di un gruppo scout, clan e capi, al quale verrà offerta la possibilità di entrare in una relazione più diretta con chi abita la comunità pranzando assieme, coinvolgendosi nelle mansioni di casa e nel servizio al pubblico che arriverà più tardi nel pomeriggio. “Alle 16 – spiegano dalla comunità – abbiamo dato appuntamento agli abitanti del territorio a noi circostante. Questo momento più pubblico prevede la testimonianza di un giovane ex tossicodipendente ora membro della Comunità Papa Giovanni XXIII che oggi condivide la sua vita con i senza fissa dimora ed è prossimo al matrimonio”. Dopo il “mini tour”, ci si sposterà nei locali della parrocchia antistante per un momento di festa.
Nel 1989 nasce Arca – Centro mantovano di solidarietà onlus, un comitato di dieci garanti impegnati a portare “Progetto Uomo”, ideato da don Mario Picchi, anche a Mantova. “Ci occupiamo principalmente di tossicodipendenza – dichiara Valentina Mura di Arca, che fa parte della Fict – ma negli ultimi anni abbiamo aperto anche una comunità socio-educativa maschile per minori come alternativa al carcere. Noi lavoriamo anche con le famiglie dei nostri utenti: questa negli anni si è rivelata una carta vincente”. Tra le altre attenzioni anche quella per i ludopatici.Per l’Open day l’iniziativa si terrà venerdì 8 novembre e si strutturerà in un tavolo di confronto tra gli operatori di Arca, quelli di Caritas diocesana di Mantova e il Gruppo Scout Agesci Mantova 7 che condividono l’impegno dell’accoglienza e dell’educare. Prevista anche una visita della comunità dopo la tavola rotonda.
La Casa dei Giovani, che ha come scopo prioritario quello di promuovere attraverso i suoi centri e le proprie attività i supporti umani e psicosociali necessari a coloro che vivono situazioni di disagio, apre le porte della sua comunità a Matera sabato 9 novembre. Previsti un incontro con l’Associazione gli “Amici di Marina”, degustazione prodotti tipici della “Casa dei Giovani”, un dibattito sull’importanza della prevenzione con l’Inner Wheal di Matera; infine, lettura di poesie sul tema dell’accoglienza.Sabato 16 appuntamento a Bagheria dove ci sarà un incontro tra le scuole e i residenti della “Casa dei Giovani”.E, ancora, un seminario informativo sulle dipendenze in collaborazione con il Sert e una degustazione di prodotti realizzati dai ragazzi della “Casa dei Giovani”. Nello stesso giorno a Mazara del Vallo sono previsti la presentazione del libro “Pensieri furtivi e frammenti di vita” di Antonino Mattarella, conviviale con i prodotti della terra “Casa dei Giovani”, reading di brani sulla libertà e sull’accoglienza.
La Comunità Pinocchio, che aderisce alla Compagnia delle Opere/Opere sociali e realizza percorsi riabilitativi e attività lavorative di inserimento per tossicodipendenti, malati psichiatrici e persone adulte in grave stato di emarginazione e disagio, apre le sue porte nella sede principale a Rodengo Saiano (Bs) convisite guidate alle comunità con gli operatori e gli ospiti, una sfida di calcio della Comunità contro il “resto del Mondo”, un incontro con la comunità, con la presentazione da parte di Giovanna Lobba, presidente del Gruppo Pinocchio, e testimonianze dei ragazzi.
La Comunità Emmanuel, che si occupa di persone con problemi da alcool, droghe, fumo, ludopatia ( gioco d’azzardo patologico e altri comportamenti compulsivi), per l’Open day, sabato 9 novembre, apre le porte del Centro di Salandra, in provincia di Matera, dando appuntamento al Centro psicopedagogico, in località Montagnola, peruna tavola rotonda su ludopatia e dipendenza da sostanze nel territorio lucano.