Rubicone
Matteo Venturi, candidato sindaco di, con e per Longiano
Di Longiano, con Longiano e per Longiano. Matteo Venturi è la perfetta incarnazione dello slogan scelto dal gruppo Siamo Longiano che stamane lo ha presentato quale candidato sindaco del borgo collinare, l’unico del cesenate chiamato alle urne la prossima primavera.
Alla sua prima volta, giovane, appassionato e di bella presenza – che non guasta – il 36enne giornalista, redattore del nostro Corriere Cesenate, ha dato una svolta alla sua vita personale e professionale scendendo in campo a capo di una lista civica pura e laica per approdare allo scranno di primo cittadino.
“Siamo privi di appartenenza politica e non vogliamo cartellini di nessun genere, anche se molti di noi hanno ruoli in parrocchia. Si tratta di un progetto assolutamente aconfessionale, alternativo e in totale discontinuità rispetto alla presente amministrazione e anche al passato”.
Ha iniziato così, con ferma passione, la presentazione alla stampa avvenuta stamane al Borgo Caffè, nel corso cittadino. “Abbiamo scelto un luogo pubblico e voluto incontrare di persona i giornalisti, cui dedico un grandissimo benvenuto perché fino a ieri siamo stati colleghi. Oggi per la prima volta mi trovo da quest’altra parte del tavolo – ha sottolineato Venturi – per un incontro fisico, aperto. Ci mettiamo la faccia e siamo pronti a rispondere alle domande, al contrario di quanto avvenuto per il candidato del Pd Mauro Graziano, presentato al chiuso, in un circolo politico e reso poi noto con un comunicato stampa” .
Venturi ha annunciato un’aspettativa dal lavoro di giornalista che svolge dal 2011. Il messaggio è chiarissimo: “Sono di Longiano, ho fatto qui le elementari e le medie, la mia famiglia è di Longiano e abito a 200 metri dal municipio, sarò un sindaco a chilometri zero e, se eletto, farò il sindaco a tempo pieno, garantendo la presenza giornaliera in ufficio, al contrario di quanto accade oggi in cui appeso alla porta del sindaco un cartello avvisa che il primo cittadino è presente quattro ore alla settimana. Quando c’era il commissario Darco Pellos la porta del suo ufficio era sempre aperta”. Allusione non tanto velata al fatto che Ermes Battistini è impegnato nel suo lavoro di capufficio al Comune di Gatteo e ai numerosi incarichi in capo all’antagonista Graziano, presidente della Cofac, cooperativa con sede a Cesenatico che, fra l’altro, ha in gestione il mercato ittico di Cesenatico, il servizio di facchinaggio al Mercato ortofrutticolo di Cesena e l’illuminazione votiva in alcuni cimiteri.
Diplomato al liceo scientifico “Righi” di Cesena, laurea in Sociologia, dal 2011 il primo approccio con la carta stampata, figlioccio di Terzo Spada, già firma di punta del settimanale diocesano, e impegnato in parrocchia come catechista, organista e segretario del Consiglio pastorale, Venturi non ha mai avuto ruoli in politica cui è approcciato gradualmente come consigliere del Consiglio di frazione di Longiano capoluogo. “Un’esperienza non facile per la sua eccessiva politicizzazione”.
Oggi si è presentato insieme ad alcuni del gruppo fondatore di Siamo Longiano tra cui Lorenzo Spada, figlio di Terzo, chimico, di Badia, Andrea Negri, 23 enne – il più giovane di una squadra in generale piuttosto giovane – studente universitario, di Crocetta, Patrizia Ronchi, impiegata, di Longiano, Valerio Antolini, tecnico informatico, di Ponte Ospedaletto, e Mathias Pollini, commerciante di Budrio.
Al primo punto del programma in corso di elaborazione, l’ascolto. “Dote che ho affinato facendo il giornalista, che per scrivere deve essere capace di ascoltare”. A tal fine annuncia l’apertura di canali social in capo al sindaco e a tutti i futuri assessori, per permettere ai cittadini un contatto più diretto e senza filtri con l’amministrazione comunale e una sburocratizzazione facilitatrice, e una presenza regolare del sindaco o degli assessori nei quartieri. “In particolare le persone anziane o con difficoltà non dovranno venire fino al Comune, perché sarò io a raggiungerle dove abitano”.
“Mi sono avvicinato alla politica come longianese – ha ribadito il neocandidato – parlando con la gente dei problemi mentre un’amministrazione in carica stava e sta sempre più chiusa nel suo ufficio. Mi sono reso conto che Longiano ha perso smalto e si crogiola del fasto degli anni ’80 e ’90 senza pensare al futuro. Se l’attuale amministrazione mette in campo opere come Il gabbione nel giardino di via Giannini, noi avremo come priorità la sistemazione sismica delle scuole e l’ampliamento dell’elementare di Budrio. E poi ancora i parchi con giochi inclusivi, la piantumazione (Longiano è stato tra i comuni che meno hanno sfruttato le piante offerte dalla Regione), impianti sportivi ad accesso libero per i giovani nelle ore diurne, servizi culturali – Teatro Petrella compreso – gestiti dalle competenze ed eccellenze presenti a Longiano senza dover ricorrere a esterni“.
Appena saranno rese note le scadenze elettorali (al momento sembra per il 22 e il 23 maggio) il candidato Venturi sceglierà la squadra che formerà la lista, promettendo che riserverà un posto in giunta alla persona che riceverà più voti dai cittadini.
Nel frattempo completerà il programma e continuerà a incontrare i longianesi. “Resta ancora tempo. Chi ha voglia di mettersi in gioco con noi offrendo il proprio impegno si faccia avanti, per contribuire con noi a raggiungere l’unico scopo che è migliorare la qualità della vita del nostro Comune”.
“Ho già incontrato un gruppo di giovani del capoluogo – conclude – che mi hanno riempito di entusiasmo per l’avventura che ho intrapreso. La vera politica credo sia questa e non quella che purtroppo spesso si pratica nelle segreterie dei partiti”.