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Sul Filo del fuorigioco
Così no. Non è per il pareggio casalingo del Cesena col Montegiorgio (1-1). Non è per il capitale di due punti in più che il Cesena mantiene inalterato grazie al contemporaneo pareggio del Matelica (3-3 in casa con la Jesina) e neppure per il freddo che è tornato a bruciare la faccia durante una domenica in moto. È per quella paura, quella stramaledetta paura che soffoca i sogni. Non la prudenza, non il timore. La paura. Vera. Quella che su una strada pericolosa non ti fa solo rallentare, ma ti costringe a vendere la motocicletta. Quella che durante un rumore notturno non ti fa alzare a controllare porte e finestre, ma ti rintana sotto le coperte con gli occhi sbarrati. Quella che quando vinci per uno a zero e puoi contare sul dominio del campo e del possesso palla ti fa togliere Tonelli per inserire Viscomi, un difensore. Così si finisce per rinchiudersi in un angolo, e prima che l’arbitro fischi tre volte arriva il gol che mette fine alla baldanza. Insomma: va bene la prudenza, va bene la tranquillità, va bene tutto. Ma oggi sul tavolo degli imputati non vedo molte sedie occupate se non quella di mister Angelini. In conferenza stampa, lo stesso Angelini confermerà la bontà della sostituzione di Tonelli con Viscomi. Un‘affermazione che appare oggi come l’onore delle armi a una scelta a cui non crede neppure lui. Ora mancano quattro partite. Servirà essere più uniti che mai. E sperare in un passo falso del Matelica perché il Cesena, di questi tempi, sembra farsi lo sgambetto da solo.
Qui sotto il Cesena esce dal campo a testa bassa (Pippo Foto)