Panathlon Club, a Sant’Angelo Conviviale da podio

“Siamo orgogliosi di avere qui rappresentato il grande ciclismo con Vittorio Adorni”. Con queste parole il presidente del Panathlon club di Cesena Dionigio Dionigi ha aperto la consueta conviviale che si è tenuta la scorsa settimana presso la parrocchia di Sant’Angelo di Gatteo, presentata dal giornalista e cronista televisivo Giorgio Martino.

Ospiti della serata, oltre al grande campione parmense Adorni uno stuolo di sportivi da podio romagnoli come il commissario tecnico della nazionale professionisti e commentatore Davide Cassani, ciclista professionista per 14 anni e Arnaldo Pambianco, vincitore nel 1961 del Giro d’Italia. Presente per l’occasione anche il gruppo juniores della Sidermec e il patron Pino Buda, neo presidente onorario del club, che ha portato fra i conviviali una ventata di speranza per questo sport impegnativo che richiede grande sacrificio.

Presenti in platea anche gli ex ciclisti Guido Neri di Martorano, classe 1939, professionista dal 1962 al 1970, Marino Amadori, commissario tecnico della nazionale dilettanti e detentore di otto vittorie da professionista, Franco Magnani, Massimo Antoniacci, Claudio Savini e Marcello Siboni. “Nel 1968 Adorni vinse a Imola il campionato del mondo – ha ricordato Dionigi  – e fu proprio in quel momento, all’età di sei anni, che Cassani si innamorò del ciclismo”. Per Martino la febbre per il ciclismo è iniziata 49 anni fa dopo la sua prima intervista a Vittorio Adorni: “E’ stato il mio trampolino di lancio a questa professione – ha dichiarato il giornalista – e quando mi trovo  qui in Romagna, misuro la febbre del ciclismo”. Pambianco ha invece dimostrato un poco di invidia nei confronti dei corridori dei tempi moderni: “I professionisti di oggi – ha commentato – sono seguiti dal punto di vista dell’alimentazione e hanno a disposizione abbigliamenti tecnici all’avanguardia, anche se la fatica da affrontare rimane la stessa dei miei tempi”.  

Qui sotto alcuni scatti di Mauro Armuzzi