Il Cesena riparte dal Martorano e da Pubblisole che tiene la regia della nuova società

Nella conferenza tenutasi questa sera, il sindaco Paolo Lucchi ha declinato ufficialmente quello che sarà il futuro del nuovo Cesena calcio. Lucchi ha chiarito che in Comune sono giunti due plichi, come già ampiamente anticipato da varie testate, uno relativo a un gruppo di Benevento, l’altro in rappresentanza di un nucleo di aziende (venti per la precisione) a cui ha fatto da punto di riferimento la società Pubblisole guidata da Luca Pagliacci. Quest’ultimo ha sempre chiarito come il suo non sarà un ruolo attivo nella società). Ognuna di queste realtà contribuirà con 10.000 euro per la ripartenza del Cesena, che sommati danno vita a un capitale sociale di 200.000 euro. Il budget del primo anno è previsto in 1,815 milioni di euro, di cui 350 mila solo per il settore giovanile.

Tra le imprese coinvolte direttamente, ci sono alcuni nomi importanti come quello di Maxicart del presidente della Confcommercio Augusto Patrignani, Celbo, Righi, Manuzzi Srl, Eventi oggi (sempre del gruppo Orogel come la Pubblisole) e Hippogroup. Per quanto riguarda le sponsorizzazioni sembra che Technogym possa avere un ruolo rilevante, così come Amadori e altre aziende del territorio. Il Cesena quindi sembra pronto a ripartire, e partirà come Romagna Centro Cesena, vista la fusione con la squadra di calcio della frazione di Martorano che già milita in serie D, con la nuova società NewCo.

Ma c’è da sbrigarsi: l’inizio del campionato di Serie D è previsto per domenica 2 settembre, e i bianconeri, com’è naturale dopo un fallimento, non hanno un singolo giocatore tesserato. I colori sociali, comunque, rimarranno quelli classici, anche se il titolo sportivo che è stato rilevato per la rigenerazione della società è quello degli azzurri del Romagna Centro. Permangono dubbi sulla possibilità di utilizzare come simbolo sociale il cavalluccio marino. Lo stadio, infine, sta subendo delle sistemazioni in previsioni degli Europei Under 21 che nel 2019 permetteranno alla città di ospitare alcune partite allo stadio Manuzzi. Nel giro di 45 giorni il manto dovrebbe tornare erboso, con una soluzione che prevede di non dover togliere l’attuale in sintetico.

Il Cesena ha ripreso i contorni, che ora vanno riempiti nel modo migliore possibile, per puntare a un veloce ritorno nei campionati professionistici.