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Francesco Forti vince tutto a Pozzuoli
Francesco Forti è l’assoluto dominatore della prima edizione del “Torneo internazionale Città di Pozzuoli” perché oltre ad aggiudicarsi la manifestazione nel doppio, è riuscito a bissare l’impresa anche in singolo.
Il cesenaticense, in coppia con Giorgio Ricca, in finale ha battuto 6-2 e 6-3 gli juniores azzurri Fabio De Michele e Gabriele Vulpitta, reduci dalla trasferta americana agli Us Open. “Era la prima volta che gareggiavo insieme a Giorgio – ci ha confidato il 24enne di Cesenatico -. Il risultato è stato abbastanza netto in nostro favore. Nei turni precedenti del tabellone avevamo sempre battuto per 2-0 Bacaloni-Carraro, i cugini Andrea e Federico Arnaboldi, poi in semifinale la coppia composta da Catini e Noce”.
Nel singolo invece il romagnolo ha iniziato il suo percorso nella parte bassa del tabellone con il successo sofferto su Marco De Rossi, poi sono maturate le vittorie più agevoli nei confronti di Gabriele Vulpitta, Niccolo Catini e Giovanni Oradini. Si è così spalancata la porta della finalissima e Forti ha avuto la meglio del britannico Arthur Fery coi punteggi di 6-4 e 6-3. “Non è stata lunga la finale (1 ora e 26 minuti di gioco, ndr), ovviamente è risultata la sfida più difficile del torneo, ma non la più combattuta. Al primo turno infatti ho vinto 7-6, 6-7, 7-5 (contro il sammarinese De Rossi, ndr) salvando tre match point. Sono contento di questo trofeo, non me l’aspettavo”.
Questo doppio trionfo fa decollare la stagione che “è stata buona, ma avevo obiettivi leggermente più alti. Son rimasto un po’ deluso sotto questo punto di vista ed ero un po’ giù di morale”. Nonostante ciò, questo successo rappresenta il quarto in carriera nell’Itf e il secondo nel 2023, dopo quello di Monastir a inizio febbraio. “Il tennis è uno sport nel quale è difficile accontentarsi, si vuole sempre di più anche quando si ottengono buoni risultati. Bisogna trovare il piacere nelle piccole cose e anche divertirsi”.
Diplomato al liceo linguistico del centro Coni di Livorno, il classe 1999 milita al 390esimo posto nella classifica Atp ma guarda già al proprio futuro. “Lavorerò in ambito sportivo quando avrò finito la mia carriera da giocatore. Non so ancora se come coach o nelle vesti di maestro”. Come ogni disciplina, anche quella della racchetta e della pallina ha molto da insegnare dal punto di vista umano. “È uno sport da solitari – spiega Forti -. Gli infortuni sono il rischio maggiore ma allo stesso tempo si impara a vivere con sé stessi. Penso che ciò sia una parte fondamentale della vita per imparare a risolvere le situazioni nei momenti difficili”.