In attesa di Cesena-Vis Pesaro

In un calendario fittissimo di appuntamenti, il Cesena affronterà, curiosamente nel giro di cinque giorni, due volte la Vis Pesaro. Il primo atto sarà domani sera alle 20.45 all’”Orogel Stadium Dino Manuzzi” col secondo turno di Coppa Italia di Serie C, poi domenica si replicherà con il “secondo tempo” valido però per la 13esima giornata di campionato.

“Affronteremo la partita nel modo giusto e con la testa – ha spiegato Domenico Toscano alla vigilia -. I ragazzi meriterebbero tutti di dimostrare il loro valore e dare il loro contributo. Poi la partita è un’altra cosa, sarà una verifica importante per dimostrare quanto bene stanno lavorando”.

Nel dettaglio, la Vis Pesaro può essere collocata in quel pacchetto di squadre pronte a vendere cara la pelle, con l’unico obiettivo di salvarsi in categoria. I marchigiani del tecnico Simone Banchieri infatti sono a cavallo della zona playout, con 12 punti in tasca.

“La Vis Pesaro ultimamente ha trovato il suo equilibrio e la sua identità. Ha pareggiato a Pescara e ha ripreso una partita difficile contro l’Arezzo (per un totale di sette risultati utili di fila, ndr). Questo campionato è livellato verso l’alto e ogni squadra ha le carte e gli uomini per poterti mettere in difficoltà”. Guai quindi a sottovalutare l’impegno, che il Cesena affronterà con un larghissimo turnover. Solo Bumbu e lo squalificato Corazza sono certi dell’impiego dal primo minuto, ci sarà quindi spazio per le seconde linee. Si potrebbe anche rivedere Coccolo, dopo il suo lungo infortunio.

“E’ un impegno che noi affrontiamo con la giusta testa. Vincere aiuta a vincere e dare minutaggio verifica il vero stato di forma dei ragazzi che hanno avuto meno spazio”. Un passo indietro, al pari per 1-1 di Gubbio, Toscano lo compie. Il cartellino rosso sventolato a Corazza dopo un minuto e mezzo dal fischio d’inizio ancora non è stato digerito. “Rimanere in inferiorità numerica per 90 minuti – ricorda Toscano – e fare una prestazione del genere, non rinunciando mai a volerla vincere fino alla fine, saranno aspetti che nell’arco di un campionato ci torneranno indietro. Dico sempre ai ragazzi di costruirci un bagaglio di esperienze nel più breve tempo possibile: ci serviranno per crescere durante il campionato. Questa è una esperienza che te la porti dietro e – termina così la conferenza – ci dà consapevolezza in noi stessi”.