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Basket. Si è presentato il nuovo coach dei Tigers
È bastata meno di mezza giornata per convincere Vincenzo Patrizio ad accettare la proposta dei Tigers Cesena. Il neo allenatore dei romagnoli è subentrato all’esonerato Davide Tassinari. La prima impressione dell’ambiente è stata ottima, “inutile nasconderlo – ha detto Patrizio questa mattina in conferenza stampa – è una delle società più importanti per questi livelli. Per me è un grande onore esser qui e mi son scocciato di stare sul divano. Mi piacciono le sfide non è la prima volta che le faccio. Non potevo dire di no a Cesena, ho sempre avuto stima di questa società. Mi piacciono le sfide: non è una situazione semplice e ancora di più la sfida si fa dura”.
La trattativa per arrivare in riva al Savio è stata lampo. ”Il tutto è nato verso le 9 di mattina e per le 18 ero qui. Questo fa capire il grande entusiasmo con cui ho accettato la proposta dei Tigers”. Con lo spettro playout e retrocessione all’orizzonte, il tecnico aspetta il primo allenamento di oggi pomeriggio prima di sbilanciarsi. “Ho bisogno di ‘annusare’ i giocatori e di parlarci – dice il coach – con lo staff possiamo aiutarli nell’incappare di meno nei momenti in cui c’è un’assenza mentale più che fisica. Non sono Padre Pio ma un semplice allenatore. I protagonisti sono loro, io devo metterli nelle migliori condizioni possibile per non trovare alibi”.
L’opinione è chiara: “credo che la società non meriti nemmeno di lottare così in basso ma per vicissitudini, tante anche fuori dal campo, ci troviamo nelle sabbie mobili della retrocessione. Ora bisogna tirarci su le maniche per uscirne il prima possibile”. L’aritmetica però lascia ancora un barlume di speranza per centrare la salvezza diretta. “La classifica non ci condanna ai playout, se dovessero arrivare poi ci concentreremo su cosa fare. Il cammino inizia oggi perché vedrò per la prima volta i ragazzi. Son sincero: mi aspetto una grande disponibilità da tutti quanti perché credo sia il modo migliore per aiutarci a vicenda e mettermi nelle condizioni di capire cosa loro possono fare per rendere di più”. I mutamenti tattici saranno minimi inizialmente “per non fare danni. Poi è chiaro che qualcosa cambierò. Lavorerò come prima cosa sul ritmo: spesso siamo under size e il ritmo diventa una cosa molto importante per le gare a venire, dove giocheremo contro squadre più attrezzate di noi e, nel caso, nei playout. È risaputo che ho sempre cominciato a lavorare in difesa, ma prima di dare regole ben definite, devo vedere cosa i ragazzi hanno nelle corde. Tutto questo dipende dalla disponibilità”.
Il prossimo turno, penultimo e 29° stagionale, sarà un testa-coda contro Rimini al “Carisport” (domenica primo maggio alle 18). “Vorrò vedere il fattore disponibilità, è una parola ricorrente. In diverse situazioni di gara ho bisogno di capire le reazioni dei ragazzi, nei momenti buoni e in quelli meno. Non ho tanto tempo per preparare la sfida. Mi concentrerò nel mettere a proprio agio i ragazzi e vedere come aiutarli perché questo è un girone che conosco, ma non così benissimo. Rimini è una corazzata estremamente allenata e quindi voglio vedere il grado di sofferenza dei ragazzi fin dove può arrivare”.