Futsal in A2, le interviste post promozione

Abbracci, urla e tanti applausi, la festa è tutta bianconera. Con il secco 14-0 al Lavagna di sabato scorso, 30 aprile, la Futsal Cesena ha chiuso i giochi per il discorso legato alla promozione in serie A2. La compagine in riva al Savio, con un turno di anticipo, ha raccolto 56 punti e si è assicurata il salto di categoria. La gioia è immensa per tutto il gruppo che è stato omaggiato dai propri tifosi in un “Minipalazzetto” quasi esaurito.

“Siamo entrati nella storia – dice il direttore generale Paolo Ionetti – ma questa società non credo abbia bisogno di dirlo tante volte. Lo ha dimostrato: negli ultimi anni è solo cresciuta in un percorso iniziato 22 anni fa. Son più le promozioni che le annate, già da dopo la vittoria sulla Pro Patria si respirava questa aria. Adesso ci godiamo il momento e poi ci riposeremo. L’annata ci ha visto soccombere in Coppa Italia, forse in maniera non meritata, ma da lì abbiamo preso lo slancio per chiudere al meglio. Tra qualche settimana ricominceremo a lavorare per capire se saremo all’altezza del nuovo campionato”.

Soddisfatto anche il tecnico Roberto Osimani: dal suo arrivo l’estate scorsa, i romagnoli sono riusciti a centrare l’impresa con la conquista del primo posto e la vittoria del campionato. “È il coronamento di un lungo percorso – spiega l’allenatore marchigiano – che abbiamo iniziato ai primi di agosto e abbiamo completato con questa grandissima soddisfazione”. Un passo alla volta, senza mai esporsi, la Futsal ha poi fatto valere tutta la sua forza a suon di vittorie, ben 18, condite da due pari e una sola sconfitta patita a Reggio Emilia. “Siamo partiti col pensiero di vincere ogni partita e di fare il meglio possibile, pensando che il percorso avrebbe determinato gli obiettivi. Ad un certo punto – continua il “vate” di Chiaravalle – abbiamo capito di poter vincere il campionato e da lì in poi abbiamo cercato di concludere il torneo da primi in classifica. Ci siamo riusciti e credo meritatamente”.

Ad alzare il trofeo per il grande successo è stato il capitano Simone Pasolini. “Vincere è sempre bello – ammette emozionato – è una cosa che nessuno si aspettava e parte da tanti anni fa, dai soci fondatori ai quali dedico questo successo”. Il prossimo anno il veterano classe ’88 potrebbe però non esserci, a causa degli impegni familiari. “Sarà dura essere in campo – spiega – sono i miei figli i “campi da gioco”. Ci sarà da fare”.

Autore di ben otto reti contro il Lavagna, bomber Christian Gardelli è stato l’uomo chiave in questa lunga cavalcata trionfale. “È un sogno – spiega – abbiamo fatto qualcosa di incredibile. Oggi abbiamo fatto quello che dovevamo, ma il campionato è stato vinto in altre partite. La giornata è stata perfetta: una grande festa con molti gol e con tanti giovani che hanno giocato”. Il pivot bianconero però, nell’ultima giornata, sabato 7 maggio in casa del Sant’Agata, ha un altro obiettivo: conquistare il titolo di capocannoniere del girone. Con 42 gol, dista una sola lunghezza da Giuseppe Ruggiero dell’Olimpia Regium. “Sarebbe un qualcosa in più – ammette – ma l’importante era vincere il campionato. Poi se ci scappa anche questa vittoria fa assolutamente piacere. C’è una giornata ancora da giocare e siamo in tre in lizza”.

Visibilmente commosso c’è anche Stefano Ceccarelli, uno dei cinque soci fondatori nell’estate di 22 anni fa dell’As Futsal Cesena 2000, società che poi si è trasformata in quella attuale. “È un’emozione indescrivibile – riferisce – per me che ho vissuto tutte le altre promozioni. Siamo partiti in D nel 2000 e se mi guardo indietro è una cosa impensabile. La serie A2 non l’abbiamo mai cercata, nel 2014 siamo arrivati in B, ma questo salto è incredibile”.

La dedica per il trionfo sportivo è particolare. “Oltre a Ionetti, a tutti i giocatori, al mister e allo staff, ho in mente due persone. La prima è Dionigio Dionigi che ci ha sempre sostenuto. Nel 2014, quando vincemmo la C, mi regalò una targa con scritto ‘La serie B è una prodezza ma noi non ci accontentiamo’. Pensavo fosse una frase fatta ma ancora una volta Dionigi si è dimostrato lungimirante”. La seconda dedica è per Paolo Paganelli, uno storico ex allenatore che “sta attraversando un momento (di salute) difficilissimo. Non è voluto mancare perché anche lui ci tiene tantissimo ed è innamorato di questa squadra. Gli faccio un grande ‘in bocca al lupo’”.