Olimpiadi e Paralimpiadi, parlano gli atleti “cesenati”

Il Comune di Cesena rende omaggio ai “suoi” atleti che hanno partecipato alle Olimpiadi e alle Paralimpiadi di Parigi la scorsa estate. Questa mattina in Municipio si è svolto l’incontro dell’Amministrazione comunale con Lorenzo Casali della squadra azzurra maschile di ginnastica artistica e Roberta Pedrelli che gioca nella nazionale femminile di sitting volley.

Dal vicesindaco e assessore alla Sport Christian Castorri i “complimenti a due dei 544 atleti che hanno partecipato ai Giochi, riempiendo d’orgoglio la nostra città”.

“Le nostre palestre – ha commentato il sindaco Enzo Lattuca – sono realtà sportive capaci di far crescere talenti. È stata un’emozione vedere in tv i nostri atleti e la città citata nelle cronache olimpiche. Fra quattro anni ci piacerebbe accogliere una medaglia, ma già la partecipazione e i buoni piazzamenti ottenuti sono motivo di grande soddisfazione“.

Nato nel 2002 ad Hanoi in Vietnam, Lorenzo Casali è stato adottato da una famiglia di Ancona. Pur allenandosi per lo più a Fermo, dal 2024 è tesserato per “La Romagna Team” di Cesena con la quale ha raggiunto il secondo posto nel campionato di serie A di ginnastica artistica maschile ed è in forza al corpo della polizia Fiamme oro. Alle Olimpiadi di Parigi Casali ha contribuito al raggiungimento del sesto posto per la squadra italiana di ginnastica artistica.

“Sono entrato in palestra quando avevo 9 anni – racconta il giovane atleta -. Mi ha iscritto mia madre come “sfogo” per la mia irrequietezza. Da lì è nata una passione che, nel 2021, mi ha portato alla nazionale senior. Per tre campionati europei consecutivi siamo saliti sul podio. Quest’anno a Parigi abbiamo conseguito un ottimo risultato, in quanto la finale olimpica a squadre mancava dal 1992“.

Casali, giovanissimo, non nasconde di puntare all’alloro in una carriera già ben avviata, anche se riconosce che “il vero obiettivo è migliorare se stessi e dare sempre il massimo in una disciplina che è molto difficile”. Sulle polemiche relative all’organizzazione olimpica Casali non si lamenta troppo: “I letti erano decenti. In Italia si mangia meglio. Per me il vero problema era il clima umido“. Al ritorno da Parigi ammette che “fa piacere quando il pubblico ti riconosce e domanda delle Olimpiadi. La ginnastica maschile è poco conosciuta. Questo riconoscimento mi gratifica”.

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Roberta Pedrelli, classe 1979, è originaria di Calisese di Cesena. Nel 2012, appena diventata mamma, le hanno diagnosticato un sarcoma alla coscia, tanto che nel 2016 le hanno amputato la gamba. “Al centro protesi di Bologna – ricorda – sono venuta a conoscenze del sitting volley. Dopo quattro mesi dall’amputazione mi sono ritrovata seduta a terra col pallone in mano e ho ritrovato il sorriso dopo la batosta. A giugno di quello stesso anno è arrivata la prima convocazione in Nazionale, di cui ancora oggi sono una delle titolari. Lo sport mi ha salvato la vita“.

Per la nazionale italiana di sitting volley quella di Parigi è la seconda qualificazione paralimpica, “dopo l’atmosfera surreale dei giochi di Tokyo in piena pandemia”, dice Pedrelli. “A Parigi ci siamo divertite e siamo contente del risultato ottenuto, il quinto posto assoluto, arrivato dopo la vittoria del campionato europeo a Caorle nel 2023. Stiamo facendo bene anche perché, come nazionale, riusciamo ad allenarci poco rispetto ad altri Paesi”.

Riguardo allo sport paralimpico Pedrelli rileva che “con Parigi siamo riusciti a entrare in tutte le case. Si potrebbe fare ancora di più. Ora vorrei portare la mia testimonianza nelle scuole. A Cesena c’è da tempo una squadra di sitting volley ma è una realtà ancora realtà poco conosciuta dalle famiglie”.

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