Restaurati trofei del Cesena calcio

Sono tornati alla luce due importanti trofei vinti sul campo dall’Ac Cesena. Una venne assegnata ai bianconeri per la vittoria del campionato regionale di Promozione del 1956-1957 e l’altra, di quattro anni prima, per aver raggiunto il secondo posto nello stesso campionato. I due storici trofei, di proprietà di un ultras cesenate che li aveva acquistati circa 20 anni prima in un mercatino d’antiquariato, sono stati comprati dai collezionisti e tifosi del Cavalluccio Andrea Bertozzi e Matteo Fanesi, rappresentanti del sodalizio del “Museo Bianconero”.

Le coppe versavano in uno stato di abbandono e incuria, ma grazie al lavoro della restauratrice Chiara Fabbri, i riconoscimenti sono tornati in buono stato. “Le basi in legno erano state attaccate dai tarli – spiega la cesenate – e col tempo gli insetti xilofagi rischiavano di distruggere il materiale. Credo che siano stati realizzati lavori casalinghi per porvi rimedio, a una delle coppe, presumibilmente d’argento, manca un manico e il livello di ossidazione in generale era avanzato. Per rimetterle in sesto ci è voluto un mese: inizialmente ho posto i due oggetti in un apposito film multistrato di plastica in cui sono stati inseriti degli assorbitori di ossigeno. In questa maniera ogni insetto o larva sarebbe morto per asfissia. Dopodiché ho proceduto, con una siringa, ad applicare sul legno un agente antitarlo per prevenire attacchi futuri e i fori li ho riempiti con un prodotto consolidante. Nessun tipo di vernice è stata messa sui basamenti”.

La parte più complicata è risultata far riemergere la bellezza dell’argento, perché “ho dovuto svolgere diversi test preparatori – racconta la restauratrice – prima di risolvere l’ossidazione in maniera definitiva. Una volta rimosso lo strato superficiale con una soluzione di acqua e bicarbonato, ho constatato che il metallo sottostante versava in buono stato. Grazie a ciò, adesso l’aspetto è più piacevole, ma l’azienda costruttrice è ignota, in quanto i simboli applicati dalla fabbrica non sono ben identificabili”.

Non mancano i segni del tempo che ne danno un significato ancora più prestigioso, “ora che sono in sicurezza, i tifosi potranno ammirare le due coppe. I lavori sono ultimati lo scorso 28 ottobre, un mese prima della mia laurea in restauro di beni culturali ottenuta all’Accademia “Aldo Galli” di Como, dopo cinque anni ho completato la specializzazione e l’abilitazione per i settori di competenza 3, 4 e 5”. Il percorso di studi, culminato con 110 e lode, la classe 1995 lo aveva iniziato al Liceo “Monti” per poi passare al raggiungimento del diploma tecnico di restauro presso gli Istituti “Santa Paola” di Mantova.