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Savadori: “Nel 2021 mi piacerebbe partire come titolare”
Il sogno nel cassetto Lorenzo Savadori lo ha già realizzato. Il pilota cesenate si è guadagnato in pista l’esordio in MotoGP, frutto di un 2020 da urlo. Anche se ora c’è da osservare la sosta invernale dalle competizioni, la testa è tutta proiettata al 2021. Il centauro, dopo aver conquistato il titolo italiano Superbike con sei vittorie e due secondi posti, è riuscito a strappare la convocazione con l’Aprilia Racing Team Gresini per gli ultimi tre appuntamenti del Motomondiale.
“Ho provato una forte emozione quando sono stato chiamato nella classe regina – ricorda il romagnolo – non sono state tre gare semplici perché avevo fatto pochi test. A Valencia il meteo è stato variabile, rendendo più difficile la pista a causa di differenti condizioni dell’asfalto. Dalla prima gara, quella del Gp d’Europa, passando per la seconda, nel Gran Premio della Comunità Valenciana, sono migliorato molto, fino ad arrivare a Portimao per il Gp del Portogallo.
Sono state tre gare positive, devo ancora imparare tante cose differenti rispetto a quelle a cui ero abituato fino ad ora in Superbike. Spero di continuare così e apprendere tanto”. La casa di Noale ha annunciato la line-up per il 2021: assieme ad Aleix Espargaró, uno tra il romagnolo e Bradley Smith si giocherà il posto come seconda guida.
“Chiaramente mi piacerebbe molto partite come titolare, sarebbe un’ottima opportunità per crescere e capire meglio la MotoGp”. In questa stagione il numero 32, oltre a disputare con successo il Civ Superbike, ha ricoperto il ruolo di collaudatore per la scuderia veneta. Il salto in MotoGp non deve rappresentare il passaggio di una stella cometa, perché “il difficile arriva ora, il mio obiettivo è cercare di rimanere in questa categoria. Non sono arrivato lì e basta. Ora devo lavorare a testa bassa e ce la metterò tutta, darò il 110% ogni giorno cercando di migliorare”.
Le carte per strappare il pass Savadori se le giocherà nei test invernali e dovrà fare di tutto per mettersi in buona luce. “La prima uscita sarà a inizio febbraio, ma la location ancora è incerta per via della situazione dettata dal Coronavirus. I test potrebbero essere in Malesia o in una località in Europa, staremo a vedere”.
L’occasione è ghiotta e l’opportunità sarà da dentro o fuori. La pausa natalizia non distoglie l’attenzione del neo campione italiano e la grinta non si abbassa nemmeno nel pensare di dover affrontare tracciati nuovi. “Li conosco più o meno tutti – precisa -ma non benissimo perché la Sbk ha circuiti a volte un po’ differenti. Non ho mai corso in Argentina e, come tutti, anche nel nuovo Gp di Finlandia. I miei preferiti? Mi piacciono quelli in cui c’è da frenare forte, ma adoro anche il Mugello che ha altre caratteristiche, così come Misano. Il pubblico italiano si fa sentire ed è emozionante gareggiare a casa”.