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Benedettini e Borello, le impressioni dal ritorno in bianconero
I percorsi di Elia Benedettini e Giuseppe Borello sono stati differenti, ma alla fine entrambi hanno fatto ritorno a Cesena nella finestra invernale di calciomercato.
A dare il classico ‘benvenuto’ ci pensa il ds Moreno Zebi che ha aperto questa mattina la conferenza di presentazione all’”Orogel Stadium Dino Manuzzi”.
“È l’occasione giusta per unire due giocatori alla nostra famiglia. Sono soddisfatto di presentare questi ragazzi che hanno storie diverse ma appartengono al Cesena. Giuseppe lo conosce bene il Cavalluccio, l’anno scorso ha fatto parte del gruppo e ha qualità tecniche importanti. Benedettini è sammarinese ma lo si può considerare un romagnolo e con lui vale un discorso di territorialità. Lo conosco dal punto di vista personale dopo l’esperienza a Novara e possiede qualità di livello come portiere. Sono contento di queste operazioni e credo che entrambi portino un ‘plus’ di qualità”.
L’estremo difensore Elia Benedettini militò nella Primavera bianconera, allora guidata da Giuseppe Angelini, nel lontano 2013-2014, collezionando 12 presenze. Poi dopo il biennio trascorso con la Pianese in D è arrivata la grande chiamata dal Novara in Serie B, fino allo svincolo di qualche mese fa. “Torno senza capelli – ride il portierone cresciuto anche notevolmente nel fisico – ho fatto esperienza in Toscana in una categoria inferiore perché cercavo spazio per giocare, poi mi ha fatto piacere andare a Novara, sia come giocatore ma anche come uomo sono cresciuto molto. Sono stati quattro anni lunghi, ricchi di momenti belli e altri difficili. Quattro mesi fa mi sono sposato ed è nata la mia prima figlia. Spero che il futuro riserva altre cose belle. Uno dei motivi per il quale volevo tornare qui è che conoscevo benissimo la piazza e i dirigenti, compresi Viali e Zebi. Questo è stato un ulteriore stimolo”.
Il ruolo del nazionale sammarinese sarà quello di coprire le spalle a Michele Nardi, dopo l’addio di Giacomo Satalino. “Sapevo già del mio ruolo di secondo portiere in questi sei mesi. Michele è fortissimo, forse il migliore della categoria e sta facendo un campionato straordinario. Il mio obiettivo? È rimettermi in moto dopo il brutto infortunio (rottura dei legamenti crociati e collaterali del ginocchio destro, ndr) che mi ha tenuto fuori un anno e mezzo. È stato bello tornare in campo e ora cercherò di imparare da lui”.
Sceso già in panchina contro l’Arezzo, l’estremo difensore bianconero guarda con fiducia alla seconda parte del torneo. “Il Cesena deve continuare su questa strada, sta facendo un percorso molto bello e la striscia di 11 risultati utili consecutivi ne è la conferma”.
Allo stadio “Città di Arezzo” ha fatto il proprio esordio stagionale, con la casacca dei romagnoli, anche Giuseppe Borello. L’esterno d’attacco ha militato nei primi sei mesi di questa stagione alla Pro Vercelli poi ha deciso di cambiare aria.
“La trattativa per tornare a Cesena – racconta il trequartista – è nata durante le feste. Ho ricevuto tante chiamate e non potevo rifiutare perché a Vercelli ero arrivato all’ultimo giorno di mercato e gli equilibri erano già composti, inoltre non ho vissuto un buon momento di forma. Ora sono contento di essere qui e voglio concludere il mio percorso dopo quello interrotto lo scorso anno a causa del lockdown”.
La forza del Cavalluccio è il gruppo perché “ho trovato una grande famiglia: tutti sono grandi ragazzi e i risultati si vedono. Cercherò di dare il mio contributo alla causa per vincere. Viali? È molto determinato e sicuro delle sue idee che applica in campo. Al suo arrivo nello scorso anno, in appena quattro partite non poteva stravolgere molto, ora invece ha cambiato il suo calcio e cercherò di dare il mio contributo”.