Sport
Yuri Chechi, Alberto Zaccheroni e Martina Facciani, tre big per Cesena Sport City
Jury Chechi, Martina Facciani e Alberto Zaccheroni saranno i testimonial del progetto “Cesena Sport City” che punta a dotare la città di impianti sportivi nuovi, moderni, efficienti.
Il ginnasta detentore di 5 titoli mondiali, la podista sanpierana con due maglie azzurre e l’allenatore romagnolo, primo italiano ad aver conquistato un trofeo internazionale (la Coppa d’Asia 2011), sono il volto visibile e prestigioso del progetto lanciato dal Comune di Cesena e sostenuto dall’Istituto di Credito sportivo e dal Coni, per rimettere completamente a nuovo l’impiantistica sportiva.
Il primo impegno, ha spiegato l’assessore allo Sport Christian Castorri, era quello di costituire un Comitato strategico, una sorta di pensatoio, coordinato dal manager cesenate Lorenzo Tersi, composto da Cecilia D’Angelo, per il Coni nazionale, Andrea Abodi, presidente dell’Istituto di Credito Sportivo, Daniela Billi dell’Ufficio scolastico regionale, Federico Panieri del Centro universitario sportivo di Bologna, Mauro Palazzi dirigente dell’Ausl Romagna, Maurizio Morganti, presidente del Volley Club Cesena, Giancarlo Petrini, direttore generale del Credito Cooperativo Romagnolo e Melissa Milani, presidente del Comitato Italiano Paralimpico e componente del Consiglio nazionale del Comitato Paralimpico.
Entro ferragosto, ha spiegato l’assessore, verrà nominato un gruppo operativo e il nucleo della comunicazione, di cui quelli presentati oggi sono i primi tre.
“Due anni fa in questi giorni veniva definito il futuro del Cesena calcio – ha esordito il sindaco Enzo Lattuca -. Lo sport per noi è un tema centrale e fondamentale per la qualità della vita, uno dei pilastri del nostro programma oltre all’ambiente e alla qualità del sistema scolastico”.
E a proposito di scuola, il primo cittadino cesenate è alle prese con la ricognizione degli spazi. Si prospetta un’estate caldissima, che verrà l’Amministrazione Comunale impegnata nella ricerca dei luoghi necessari alla ripresa delle lezioni post coronavirus. Tra questi, ha detto il sindaco, potrebbero esserci anche le palestre. Dopo l’ordinanza regionale che ha aperto agli sport di contatto, la condizione perché gli spazi possano essere utilizzati dalle associazioni negli orari extrascolastici è che lo Stato assegni gli organici aggiuntivi a realizzare le lezioni in contemporanea in più spazi. “La speranza è di fare scuola in orario mattutino. Noi ci attiveremo con edilizia leggera, per aumentare le aule ma senza insegnanti sarebbe inutile”.
Intanto il cronoprogramma di Cesena Sport City si definisce, ha spiegato l’assessore Castorri parlando di due incontri nell’immediato, che riguarderanno giovedì prossimo le associazioni sportive e il lunedì dopo il Comitato strategico alla sua prima riunione, con aggiornamento successivo e costante in commissione consiliare. Dead line fissata ai primi del 2021 con il progetto preliminare quindi la destinazione delle risorse sul bilancio. In prospettiva un confronto per la realizzazione di una Fondazione di scopo per la gestione impiantistica. Per quanto riguarda le somme, si parla di mezzo milione di euro ai gestori degli impianti e di una cifra che va da un milione a un milione e mezzo all’anno per l’ammodernamento degli impianti. “Il nostro è un impegno che deve far leva per generare altre entrate oltre a quelle del bilancio comunale” precisa Castorri.
“Sono contenta di far parte di questo progetto – ha detto Martina Facciani -. È vero che l’offerta sportiva non manca a Cesena, mancano invece impianti moderni e l’ingresso della tecnologia dopo il Covid potrebbe l’effetto positivo di dare una marcia in più. Io che sono una montanara e devo a mio babbo il fatto di essermi potuta allenare a Cesena perché da Bagno di Romagna mi accompagnava lui in macchina fino alla città, auspico una riqualificazione generale in tutto il territorio”.
“Mi è stato chiesto di dare una mano e non posso tirarmi indietro – ha detto Alberto Zaccheroni -. Non ho impegni in questo momento ma non ho intenzione di smettere anche se qualcuno lo ha scritto. Il calcio è una malattia. Io credo nell’utilità dello sport rispetto alla qualità della vita. Verificheremo la predisposizione di strutture per uno sport o per un altro. Certo è che se Bologna si è rivelata una città favorevole agli atleti anziani, Cesena ha sempre fatto bene con i giovani”.
“Da tempo sento dire che in Italia lo sport soffre dell’inadeguatezza degli impianti sportivi – ha detto Yuri Chechi -. Qui dalle parole si sta passando ai fatti finalmente. C’è una grande occasione per fare un progetto serio, la proposta di una fondazione ne è la prova”.
Individuato infine il logo istituzionale di ‘Cesena Sport City’. L’idea creativa è stata quella di comporre geometricamente l’acronimo Csc attraverso una scomposizione della forma del cerchio, simbolo iconico dell’universo sportivo. L’insieme delle forme crea un forte dinamismo e pone al centro il movimento come protagonista assoluto non solo di ogni manifestazione sportiva ma della vita stessa di una comunità e di un territorio.