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Lorenzo Gonnelli e Demetrio Steffè, la presentazione alla stampa
Due giocatori voluti e cercati, anche se di fatto sono arrivati a Cesena nelle ultime ore di calciomercato. I profili di Lorenzo Gonnelli e Demetrio Steffè rappresentano in pieno il “credo” del direttore sportivo Moreno Zebi.
“Mi aspetto tantissimo da loro – ha spiegato il dirigente questa mattina all’”Orogel Stadium Dino Manuzzi” – e anche il Cesena, visto che ha fatto un grande investimento. Entrambi avevano altre offerte ma le hanno rifiutate per essere qui. Sono contento che abbiano accettato le proposte, ora mi aspetto molto da loro”.
Alla prima conferenza stampa di presentazione nella sua carriera, il difensore Lorenzo Gonnelli ha sottoscritto un accordo triennale in riva al Savio. “Cesena è una grande piazza – queste le parole dell’ex amaranto – ci sono voglia e fame di calcio, a Livorno un po’ sono passate, anche prima del covid lo stadio era vuoto. Mi son costruito da solo e nessuno mi ha regalato niente. Ho lasciato casa mia per mettermi in gioco”. Il centrale ha esordito da titolare nella sconfitta bruciante contro la Feralpisalò in mezzo alla retroguardia bianconera. “Mi girano le scatole per i quattro gol subìti, abbiamo giocato per tutto l’arco della gara e perdere così fa male. Sui calci piazzati dovremo migliorare e con la difesa a zona occorre attaccare la palla quando entra”.
Poco più avanti invece è zona di appartenenza di Demetrio Steffè. Il centrocampista centrale ha lasciato la sua Trieste, “ogni anno vengono fatte scelte alla Triestina, dal mio punto di vista volevo giocare il più possibile e in rosa ci sono giocatori anche molto più grandi di me. La cosa migliore è stata cambiare aria. Appena arrivato i compagni mi hanno accolto fin da subito come un fratello. Questo mi ha fatto capire che qui c’è qualcosa di importante”. Con un anno di contratto, l’ex alabardato ha però l’opzione di rinnovo nel caso del raggiungimento di 25 presenze. Dal punto di vista fisico si sente bene, infatti “con la Triestina ho svolto tutto il ritiro e abbiamo iniziato la preparazione il 17 agosto, dopo che avevo svolto i playoff contro il Potenza a giugno. Mi sento all’80 per cento fisicamente, devo ancora crescere”.
Un ultimo pensiero va ai nuovi tifosi che al momento non possono animare i gradoni dell’ex Fiorita. “Ricordo il clima da brividi quando venivo da avversario a Cesena, fa strano vedere l’impianto vuoto, è un peccato. Sabato scorso a Villa Silvia ci hanno sostenuto 300 tifosi, poche volte ho assistito ad una scena del genere. Questo ci dà la carica giusta”. Il primo trittico di gare in otto giorni si è chiuso con grande amarezza, “forse siamo stati troppo convinti delle nostre qualità. Non abbiamo fatto punti ma siamo stati capaci di recuperare due volte lo svantaggio, dobbiamo imparare a restare in partita tutti i 95 minuti. Avere troppa fame non è controproducente, perché ti permette di fare qualcosa in più in settimana e arrivare al meglio alla partita”.