Gmg a Panama: Francesco alla Via Crucis mette in guardia “dall’indifferenza soddisfatta e anestetizzante della nostra società”

Intenso e pieno di forza il discorso di papa Francesco alla Via Crucis che si è chiusa da poco a Panama city durante la 34esima Giornata mondiale della gioventù.

Il Pontefice ha fatto un lungo elenco dei mali del nostro tempo, dall’indifferenza al dolore per l’aborto e i diritti negati per l’infanzia. Dallo sfruttamento delle donne agli occhi tristi dei giovani di oggi che si vedono strappare le speranze. Dalla droga all’alcol e alla prostituzione, fino alla rassegnazione e la conformismo “una delle droghe più consumate nel nostro tempo”.

Non sono mancate parole contro il dolore e la miseria, la solitudine di tanti, la spogliazione delle terre, il grido di nostra madre terra, ferita nelle viscere dall’inquinamento. Bergoglio si è soffermato anche sull’incapacità di piangere e di commuoversi di fronte al dolore, “mentre il mondo, indifferente, consuma il dramma della propria frivolezza”.

Come Maria sotto la croce, ha aggiunto il Papa, anche noi “vogliamo imparare a rimanere in piedi accanto alla croce… per essere una Chiesa che sa dire: sono qui. Nella vita e nelle croci di tanti cristi che camminano al nostro fianco”.

Francesco ha avuto anche un pensiero per i migranti. “Come Maria – ha detto – vogliamo essere Chiesa che favorisce una cultura capace di accogliere, proteggere, promuovere e integrare; che non stigmatizzi e meno ancora generalizzi con la più assurda e irresponsabile condanna di identificare ogni migrante come portatore di male sociale”.

Infine, “insegnaci, Signore, a stare ai piedi della croce, ai piedi delle croci. Apri questa sera i nostri occhi e il nostro cuore. Riscattaci dalla paralisi e dalla confusione, dalla paura e dalla disperazione”.