Maria, la Vergine del silenzio

Gli angeli tutti cantano sulla terra e per la terra; annunciano che la nascita di quel Bimbo è portatrice di pace. I pastori lo riconoscono: “è il Messia, il Salvatore”. Essi sono uomini abituati alle lunghe veglie, capaci di lavorare insieme e prendere decisioni  rapide e sagge: “Andiamo dunque fino a Betlemme, vediamo questo  avvenimento … 

Molto più bella la traduzione letterale: “Vediamo questa parola che è accaduta”, hoc verbum quod factum est, dice la Vulgata. Che trovarono? Trovarono “Maria e Giuseppe e il bambino”: una nuova gerarchia, la madre precede il padre. Il bambino viene circondato da solerti attenzioni; in quelle fasce, un po’ strette, Gesù sembra il re Salomone (Sap 7,4). Tutte le persone lì presenti reagiscono  con un rumoroso stupore. Maria rimane in silenzio. Ella è la Vergine del silenzio. La sua fede ha bisogno di un lungo processo di comprensione: tutto avviene nella preghiera e nello Spirito. Si tratta di uno degli insegnamenti più importanti della “Madre-di-Dio” o Theotokos. Le cose più profonde –umane e divine- si comprendono unicamente nel silenzio. Il v. 17 è stato m po’ strapazzato dalla Cei, meglio così: “Poi appena lo videro, fecero conoscere ciò che era stato detto loro riguardo a questo bambino”.

I pastori, dopo “aver visto” il Bimbo adagiato nella mangiatoia e dopo aver accolto la “buona notizia” proveniente dal cielo, la fanno rimbalzare su tutte le persone che sono lì attorno. Tutti coloro che ascoltarono quelle cose rimasero … a bocca aperta. Il Messia è nato, i pastori hanno creduto ed hanno visto “il Salvatore”: essi sono i primi missionari e rappresentano tutti noi –che viviamo nel 2022- e crediamo nel Vangelo e nella Chiesa che ce lo porge. Gli angeli se ne sono andati (v. 15). I pastori  glorificano e lodano  Dio per tutto quello che hanno udito e visto: tutto coincide in perfetta armonia con quello che era stato detto loro. Dio si è manifestato, grande è la gioia: cielo e terra si sono uniti nello stesso canto di lode. Non rimane altro che obbedire alla Legge e circoncidere Gesù, che in questo modo incomincia a versare già il suo sangue. Adesso, con la circoncisone il Bimbo fa parte del popolo della alleanza. All’improvviso tutti i personaggi scompaiono: tutto si è adempiuto secondo il comando di Dio. Quel Bambino viene chiamato “Gesù”, un nome che non gli viene imposto da Giuseppe, ma dall’angelo (v. 1,31). Che sarà di questo Bimbo? Il “Salvatore” del mondo. “Salve Maria, madre-di-Dio, per la quale venne al mondo l’autore della creazione, il Re dei cieli” (san Cirillo).