Dalla Chiesa
Cristo luce per illuminare le genti e gloria del popolo di Dio
La tradizione liturgica della Chiesa celebra come grande festa il quarantesimo giorno dopo la nascita di Cristo, a partire dal Vangelo (Lc 2, 22-40). La festività odierna di cui abbiamo la prima testimonianza del secolo IV a Gerusalemme viene denominata fino alla recente riforma del calendario liturgico, festa della Purificazione della Santissima Vergine Maria, in ricordo del momento della storia della Sacra Famiglia narrato al capitolo 2 del Vangelo di Luca in cui narra Giuseppe e Maria che si recano al tempio di Gerusalemme 40 giorni dopo la nascita del Figlio di Dio per compiere il rito legale della sua purificazione, non come semplice ottemperanza alla legge, ma come offerta di lode, onore e ringraziamento dovuti a Dio.
La riforma liturgica del Concilio Vaticano II, negli anni 60, ha restituito alla celebrazione il titolo di Presentazione del Signore, che cronologicamente sarebbe dovuta cadere otto giorni dopo la nascita, ma se guardiamo il calendario oggi vi troviamo la maternità di Maria. È Luca che sposta, con il suo racconto, il baricentro da un evento legato alla legge “rabbinica” a un evento pienamente cristologico. Gesù entra nel tempio, portando a compimento tutte le scritture, dando inizio al vero culto a Dio e Simeone profetizzerà a Maria la spada della sofferenza, quel riscatto del primogenito chiuderà una volta per sempre l’uso improprio del Tempio con lo squarcio del velo. Santa festa a tutti voi.
P.S.: accendete oggi una luce o una candela mentre siete a casa o alle refezioni o per la preghiera… e che Cristo illumini tutti voi.