Gambettola, pochi slogan e tanta concretezza al confronto fra Battistini e Togni

Confronto fra i candidati a sindaco di Gambettola pacato e molto partecipato ieri sera in sala Fellini. Organizzato dal nostro giornale e moderato dal direttore Francesco Zanotti, all’evento hanno collaborato l’Ufficio diocesano per i problemi sociali e del lavoro e quello per le comunicazioni sociali. Pochi slogan e tanta concretezza per Eugenio Battistini (“Cittadini per Gambettola”, centrosinistra) e Denis Togni (“Uniti per Gambettola”, centrodestra). Convitata di pietra della serata la sindaca uscente Letizia Bisacchi, mentre erano presenti altri amministratori del passato, tra cui gli ex sindaci Diana Venturi, Manlio Campana e Roberto Sanulli.

Il primo tema proposto ai candidati è stato quello dell’alluvione. Per Battistini, grazie alla Giunta Sanulli, di cui egli stesso fu vicesindaco, “il nuovo ponte sul Rigossa ci ha consentito di evitare conseguenze peggiori e di salvare il centro storico. Gli argini si sono rotti a valle e sono stati subito ricostruiti. Il problema ora riguarda soprattutto la zona della via Emilia con l’acqua che fuoriesce spesso dal ponticello. Sono necessarie le casse di espansione progettate dalla Regione in territorio longianese. Ne abbiamo già parlato con il sindaco di Longiano”.

Anche per Togni, che ha ricordato di aver subito l’alluvione un anno fa, “occorre migliorare il sistema idrogeologico attraverso opere mirate e strategiche”, ma è anche necessaria l’“ordinaria manutenzione, in primis la pulizia dei fossi e dei tombinamenti”.

Fra i tanti temi trattati quello del recupero dell’area Sacta, per Togni un “gigante addormentato”, il cui progetto “poteva essere rimandato alla nuova Amministrazione” e di cui occorre “risolvere alcune criticità, come i pochi parcheggi e i diversi stili architettonici conviventi”. Da Battistini il rilievo che l’attuale minoranza ha assunto posizioni diverse nel tempo sul tema e ha assicurato che, in caso di vittoria, il progetto “non sarà un semplice copia-incolla di quello della passata Amministrazione”.

Molte le convergenze. Sulle tante realtà associative che assicurano vivacità al tessuto gambettolese, entrambi i candidati hanno garantito il loro sostegno, così come per il migliaio di imprese della cittadina, puntando sulla semplificazione burocratica. Nei programmi di entrambi, una particolare attenzione a giovani, anziani e disabili.

Pareri contrastanti sulla sicurezza. Per Togni “è una priorità che va declinata a 360 gradi”. Fra le ricette del candidato di centrodestra, più agenti per la Polizia locale per permettere il pattugliamento serale, lampioni intelligenti che si accendono al passaggio dei pedoni nelle zone più insicure e la proposta dei “city angels”, volontari di strada che assistono cittadini in difficoltà e procedono con le dovute segnalazioni. Per Battistini invece “quello della sicurezza non è il primo problema. È ingeneroso descrivere questo territorio come il far west”, tuttavia occorre “non abbassare la guardia” e puntare sul targa system, sul pattugliamento dei vigili in centro e sul controllo di vicinato. Dal candidato di centrosinistra il dubbio che i “city angels” possano essere autorizzati dal prefetto.

Da entrambi l’indicazione dell’ascolto della comunità come essenziale. Togni ha garantito la sua presenza quotidiana in comune e fra la gente, assicurando di voler essere il sindaco di tutti, perché “in questi anni non sempre è stato così”. Battistini ha sottolineato che l’ascolto deve essere affiancato dal pragmatismo, con il presidente della Regione Bonaccini come proprio modello, evitando “promesse irrealizzabili”.

In caso di vittoria, Togni ha garantito di occuparsi subito del decoro della città con la manutenzione urgente di strade, marciapiedi e parchi. A lungo termine, il candidato del centrodestra punta tutto sulle comunità energetiche per “arrivare a un paese che si autoproduca energia elettrica”. Fra le priorità, la sicurezza della scuola media. Progetto nel cassetto, una scuola superiore dedicata all’artigianato.

Battistini, se eletto, ha affermato di voler  “capire subito come funziona la macchina operativa, mancando alcuni profili nella pianta organica del Comune”. Fra i fari, il confronto costante con la scuola, le associazioni, le imprese e le forze di polizia. In prospettiva, “puntare sui giovani, troppo spesso dimenticati dalle politiche nazionali”.

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A seguire la fotogallery di Sandra e Urbano fotografi (Cesena)

httpss://www.flickr.com/photos/corrierecesenate/albums/72177720317437461

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