Rapporto McCarrick: padre Lombardi, “un atto di coraggio e di umiltà”

Il 10 novembre scorso è stato reso pubblico il “Rapporto sulla conoscenza istituzionale e il processo decisionale della Santa Sede riguardante l’ex cardinale Theodore Edgar McCarrick”, elaborato nel corso di due anni di lavoro dalla Segreteria di Stato per volontà del Papa. A spiegarne concisamente le ragioni e a presentarne  i risultati, sviluppando alcune considerazioni a proposito della sconcertante vicenda, è padre Federico Lombardi, scrittore emerito de La Civiltà Cattolica e presidente della Fondazione vaticana Joseph Ratzinger-Benedetto XVI.

Nel quaderno 4.093 della rivista, in uscita sabato 2 gennaio 2021 e come di consueto anticipato all’agenzia Sir, Lombardi evidenzia che il Rapporto si presenta come il risultato di una ricerca molto approfondita, attuata specificamente “sulla conoscenza istitu­zionale e sul procedimento decisionale della Santa Sede” e parla di “un nuovo passo importante”. “È un cammino che si allarga e approfondisce nelle sue prospettive, considerando non solo più i minori, ma anche le persone vulnerabili, non solo l’abuso sessuale, ma anche le sue connessioni con l’abuso di coscienza e di potere”. Il presente Rapporto, chiosa il gesuita, “è in fondo in se stesso un atto di coraggio e di umiltà. Dimostra che l’esame di coscienza nella Chiesa arriva oggi a coinvolgere i suoi livelli più alti, si impegna a non avere paura della verità, non si limita a parlare di accountability, ma cerca effettivamente di rendere conto degli errori che sono avvenuti e delle loro cause, anche se ciò è difficile e doloroso”. Allo stesso tempo, “contribuisce a rendere più attenti e a migliorare le norme, come è doveroso affinché sia sempre più difficile che si verifichino scandali e crimini di questa gravità”.