Ponte Ospedaletto, 252 firme contro l’antenna 5G

Cittadini e lavoratori della frazione di Ponte Ospedaletto di Longiano hanno raccolto nei giorni scorsi 252 firme contro la realizzazione di una nuova stazione radio base per la telefonia cellulare. Ieri sono state presentate in Comune, al fine di chiedere un dialogo che finora non c’è stato, e, per conoscenza, ad Arpae e al prefetto, per chiederne un parere. 

Di seguito pubblichiamo la lettera del primo firmatario, Matteo Muratori, giunta in redazione alla nostra attenzione.

***

Caro direttore,

vogliamo esprimere la nostra profonda preoccupazione e indignazione riguardo alla decisione del Comune di Longiano di concedere i permessi per l’installazione di un’antenna 5G da parte dell’azienda privata Iliad su un terreno privato sito nel centro abitato del nostro quartiere.

Siamo venuti a conoscenza di questa decisione solo di recente e senza alcuna comunicazione preventiva da parte dell’Amministrazione comunale. Non è stata indetta alcuna assemblea di quartiere per discutere le implicazioni di tale installazione né per esplorare soluzioni alternative che potessero soddisfare sia le esigenze dell’azienda sia il benessere dei cittadini.

Questa mancanza di trasparenza e partecipazione ci ha lasciati sconcertati e profondamente delusi. La presenza di un’antenna 5G nelle immediate vicinanze delle nostre abitazioni, luoghi di lavoro e scuola dell’infanzia e primaria, solleva serie preoccupazioni riguardo ai potenziali effetti sulla salute pubblica non solo degli adulti ma anche e soprattutto di anziani, bambini e persone elettrosensibili in generale, ai disagi psicologici che ne stanno già derivando e alla significativa svalutazione delle nostre proprietà immobiliari.

Al Comune di Longiano abbiamo chiesto, con fermezza e urgenza, una risposta ad alcune domande:

  • perché non è stata organizzata una consultazione pubblica per informare e coinvolgere i cittadini nelle decisioni che riguardano direttamente la nostra salute e il nostro benessere?

  • perché non sono state esplorate e considerate alternative meno impattanti, come l’installazione dell’antenna in una zona meno densamente abitata? Sottolineiamo che tali zone esistono nelle vicinanze del nostro quartiere.

  • in che modo sono stati valutati e considerati gli interessi economici di un privato, in questo caso il proprietario del terreno, rispetto ai disagi e ai possibili danni subiti dalla collettività? Notiamo che il sindaco di Longiano ha autorizzato il proprietario del terreno a costruire un terzo passo carraio, evento in genere raro, visto che il proprietario già dispone di due passi carrai: qual è perciò il motivo di questa autorizzazione? Sottolineiamo, di conseguenza, che il primo cittadino con la sua Giunta e gli uffici sapevano inequivocabilmente della costruzione dell’antenna 5G in oggetto già da molto tempo. Sottolineiamo altresì che in futuro, una volta smantellata l’antenna, il terreno in oggetto potrebbe essere convertito in edificabile, con potenziale beneficio economico per il proprietario.

Riteniamo che il ruolo del sindaco sia quello di tutelare e rappresentare gli interessi di tutti i cittadini, garantendo trasparenza e dialogo nelle decisioni che incidono sulla comunità. La nostra fiducia nell’Amministrazione comunale è stata gravemente compromessa da questo episodio.

Con le firme raccolte chiediamo che vengano immediatamente sospesi i lavori di installazione dell’antenna e revocati i relativi permessi e concessioni, e che venga indetta un’assemblea pubblica per discutere apertamente la questione e trovare una soluzione condivisa, presentando e analizzando tutte le alternative possibili. Ricordiamo che il sindaco ha la facoltà di mantenere i precedenti limiti massimi di esposizione alle emissioni elettromagnetiche di 6 volt per metro (come hanno deliberato, ad esempio, i comuni di Pieve Ligure, Lavagna, Cogorno e Chiavari), invece dei 15 volt per metro previsti dalla nuova normativa entrata in vigore a maggio 2024. Chiediamo al primo cittadino di Longiano di esercitare questa facoltà per proteggere la salute e l’incolumità dei residenti.

Siamo fiduciosi che, attraverso il dialogo e la collaborazione, sia possibile trovare un compromesso che rispetti sia le esigenze tecnologiche sia il diritto dei cittadini a vivere in un ambiente sano e sicuro.

Grazie per l’attenzione,

Matteo Muratori, a nome dei residenti e dei lavoratori firmatari della frazione di Ponte Ospedaletto di Longiano

Resta aggiornato iscrivendoti al canale WhatsApp del Corriere Cesenate. Clicca su questo link