Dalla Chiesa
Oggi è il giorno del nome di Maria
“Santissimo Nome della Beatissima Vergine Maria.
In questo giorno viene rievocato l’ineffabile amore della Madre di Dio verso il Figlio Santissimo e viene posta avanti agli occhi dei fedeli la figura della Madre del Redentore per essere piamente invocata”. (dal Martirologio Romano)
La prima festa fu concessa, da papa Della Rovere, Giulio II, alla diocesi di Cuenca in Spagna: la festa inizialmente fu fissata il 15 settembre, nel 1513. Soppressa poi da papa Pio V, ripristinata da papa Sisto V. La memoria fu spostata al 17 dello stesso mese. Il 12 settembre del 1683 essendo stato respinto l’assedio dei Turchi a Vienna papa Innocenzo XI, a vittoria ottenuta, estese la festa alla Chiesa Universale e la fissò alla domenica seguente la Natività della Madonna. In anni più recenti, Pio X papa, riportò alla data tradizionale del 12 settembre. Paolo VI la tolse dal calendario, ma inserì nel Messale una messa votiva in suo onore. Giovanni Paolo II, nella terza edizione del Messale Romano post-conciliare (2002), la fece riapparire come memoria (facoltativa) nella data odierna del 12 settembre. Comunque, fin dalle origini il Santissimo Nome di Maria è sempre stato accompagnato o accostato a titoli. A tutt’oggi tante Chiese locali si onorano di avere messo sotto la protezione della Vergine Maria la loro sorte. Questi titoli non sono altro che un evidenziatore delle virtù della Madre di Dio. Le abbiamo elencate e riconosciute sotto un unico titolo: questi titoli possono diventare invocazioni o suppliche, dato dall’uso che ne si fa: ripetute verbalmente o cantate diventano litanie. Ci sono titoli di tipo dogmatico, che fanno riferimento alla presenza di Maria nella Sacra Scrittura e nella Liturgia: Vergine, Madre di Dio, Immacolata Concezione, Discendente di Davide, Novella Eva.. altri sono titoli attribuiti da teologi e Padri della Chiesa: per esempio, Regina Caeli, da cui l’omonima preghiera con cui si esalta la Madre di Dio a Regina del Cielo nel giorno della risurrezione del Figlio. Altre volte usiamo il nome di Maria come egida, protezione o sicuro scudo in caso di pericolo: Salute degli Infermi, Aiuto dei Cristiani, Consolatrice di chi soffre oppure Stella del mare, per chi viaggia, in modo particolare per mare; ultimamente per evidenziare ancora di più il dominio della Regina del Cielo, si è pensato di accostare il Nome Santissimo di Maria a luoghi cari dove lei ha deciso di apparire o di operare con Grazie celesti: Madonna di Loreto, di Lourdes, Nostra Signora del Rosario di Fatìma o di Pompei, Nostra Signora di Guadalupe o di Aparecìda. Nella vita religiosa Maria, come una buona mamma, si è sempre mostrata Madre e Patrona: l’Ordine dei Francescani come Celeste Patrona pregano l’Immacolata, i Domenicani e le Missionarie della Carità di Madre Teresa di Calcutta fanno riferimento alla Regina del Rosario; i Carmelitani sono nati in casa di Maria Madre e Decoro del Carmelo; i Servi di Maria usufruiscono della protezione di Maria Addolorata; sembra che per i Gesuiti sant’Ignazio di Loyola facesse affido alla Madonna della Strada; la Madonna delle Grazie è colei che protegge i Benedettini; la Madonna del Soccorso guarda con amore l’Ordine degli Agostiniani, mentre i Camilliani fanno riferimento a Maria, Madre della Salute; i Certosini invocano la Vergine con il titolo di Madre e Modello della Chiesa; i Teatini si gloriano di avere come patrona del loro Ordine Maria Madre della Purità (Purezza); l’Ordine Ospedaliero Fatebenefratelli si gloriano di Maria Regina dell’Ospitalità… Facciamo affidamento con fiducia al Santissimo Nome di Maria, un nome dolce da pronunciare, sia la prima e l’ultima parola pronunciata della giornata, un nome che terrorizza i demòni, che apre il cuore di Dio, che batte all’unisono con quello del Figlio, balsamo nella sofferenza, nome che ci aiuta e consiglia nel dubbio…
|
“Chiunque tu sia che nel flusso e riflusso del secolo abbia impressione di camminare meno su terra ferma che in mezzo alla tempesta turbinante, non distogliere gli occhi dall’astro splendido, se non vuoi essere inghiottito dall’uragano. Se si desta la burrasca delle tentazioni, se si drizzano gli scogli delle tribolazioni, guarda la stessa e invoca Maria. Se sei in balìa dei flutti della superbia o dell’ambizione, della calunnia o della gelosia, guarda la stella e invoca Maria. Se collera, avarizia, attrattive della carne, scuotono la nave dell’anima, volgi gli occhi a Maria e invoca il suo dolcissimo nome”. (san Bernardo abate di Chiaravalle)