Rapporto McCarrick: fino al 2017 “nessuno ha fornito alcuna documentazione a Papa Francesco”

“In poche occasioni, le continue attività di McCarrick e l’esistenza di precedenti indicazioni furono accennate a papa Francesco dal sostituto Becciu e dal segretario di Stato Parolin”. È quanto si legge nella parte del “Rapporto McCarrick”, pubblicato dalla Segreteria di Stato e reso noto oggi, relativa agli anni del pontificato di Bergoglio. “Nel 2018, per la prima volta, il nunzio Viganò ha affermato di aver fatto menzione della questione di McCarrick negli incontri con il Santo Padre del giugno e dell’ottobre 2013, ma nessun documento supporta il racconto di Viganò, e le prove su ciò che ha detto sono oggetto di ampia disputa”, si precisa nel documento, in cui si rende noto che “papa Francesco ha ricordato una breve conversazione su McCarrick con il sostituto Becciu e non ha escluso la possibilità di uno scambio altrettanto breve con il cardinale Parolin”.

“Prima del 2018, il Santo Padre non ha mai discusso di McCarrick con il cardinale Ouellet, che era il prefetto del Dicastero competente in materia, o con il Papa emerito Benedetto XVI”, rende noto il Rapporto: “Fino al 2017, nessuno – né il cardinale Parolin, né il cardinale Ouellet, o l’arcivescovo Becciu o l’arcivescovo Viganò – ha fornito a papa Francesco alcuna documentazione relativa agli addebiti contro McCarrick”, comprese le lettere anonime risalenti ai primi anni ’90 e documenti relativi ad alcune testimonianze.

“Papa Francesco aveva sentito dire soltanto che c’erano stati addebiti e voci relativi a una condotta immorale con adulti, avvenuta prima della nomina di McCarrick a Washington”, si spiega nel testo: “Ritenendo che le accuse fossero già state esaminate e respinte da Giovanni Paolo II, benché consapevole che McCarrick fosse in attività durante il Pontificato di Benedetto XVI, Francesco non vide la necessità di modificare la linea adottata negli anni precedenti”. Nel giugno 2017, l’arcidiocesi di New York apprese la prima accusa conosciuta di abuso sessuale di una vittima di età inferiore ai 18 anni compiuto da McCarrick agli inizi degli anni ’70. “Poco dopo che l’accusa fu ritenuta credibile, papa Francesco chiese le dimissioni di McCarrick dal Collegio dei cardinali. A seguito di un procedimento penale amministrativo condotto dalla Congregazione per la dottrina della fede, McCarrick fu giudicato colpevole di atti contrari al Sesto Comandamento del Decalogo che hanno coinvolto minori e adulti, e su tale base venne dimesso dallo stato clericale”.